Pietro Lingeri, Progetto di villa Salvadeo, 1949 (non realizzato)
Pavia, via Giacomo Griziotti 6, via Cittadella
Il lotto irregolare trapezoidale lungo la via di accesso principale, che conduce all’interno della Cittadella storica, è parzialmente occupato da due volumi ruotati e uniti al vertice della pianta a “V”. Il primo volume parallelo alla via è a tre piani mentre il secondo addossato al margine interno del lotto è a quattro piani. Il volume centrale che collega i due corpi citati ha prospetti arretrati dotati di vetrate che illuminano lo spazio centrale della villa.
L’ingresso principale è posizionato nel piccolo giardino a lato dell’edificio con accesso dalla via; quello secondario è collocato lungo il breve lato perpendicolare che si affaccia sulla via interna.
Il prospetto verso la via principale è caratterizzato da un’ampia loggia al piano terra con vetrata corrispondente alla zona giorno; una loggia minore è posizionata in angolo e corrisponde a un’ulteriore loggia con balcone al secondo livello. Il primo e secondo livello sono contraddistinti da finestre a nastro.
Archivio Lingeri.
Archivio Lingeri.
Il coronamento è costituito da una veletta appoggiata a esili pilastrini.
La composizione del citato prospetto è definita da proporzioni auree mutuate da Le Corbusier e mostra affinità con il prospetto della villa Stein a Garches del 1927-28.
Il prospetto laterale verso lo spazio interno è definito da due nastri vetrati verticali, uno dei quali interrotto dall’aggetto di un piccolo balcone. Il prospetto del volume più alto interno è costituito da logge vetrate sovrapposte e potrebbe corrispondere a un alloggio autonomo con ingresso e scala dalla via secondaria.
La pianta del piano terra ospita la zona giorno costituita da salotto, soggiorno e zona pranzo in linea verso la via principale; al centro, in corrispondenza dell’ingresso, abbiamo l’atrio con scala in parte curvilinea e la cucina verso l’ingresso secondario. La porzione verso il perimetro interno mostra un ulteriore ingresso, una scala, un patio centrale, uno studio e un bagno.
Una ulteriore soluzione di progetto prevede un’altezza di due piani con livello seminterrato. Il rivestimento esterno è pensato sia in intonaco che in laterizio a vista.
La villa non è stata realizzata a causa del parere avverso dell’architetto Emilio Aschieri, presidente della Commissione Edilizia, e della Soprintendenza. L’edificio realizzato è progettato dal geometra Cesare Varese (S. Carminati, in: C. Baglione, E. Susani (a cura di), Pietro Lingeri, Electa, Milano, 2004, p. 320).
Archivio Lingeri.