Milano, via Grazia Deledda 16
“È una specie di scaffale gigante e così doveva essere, per mettere tutte le cartelle, il materiale di tutto il Comune”, con queste parole Arrighetti definiva la forma dell’edificio: la pianta infatti dichiarava da subito la funzione di spazio dove archiviare le pratiche comunali.
Foto: ©Stefano Suriano.
La costruzione sorge nei pressi di piazzale Loreto su una striscia di terreno residuo di una lottizzazione ed è composta da una robusta struttura in cemento armato che sostiene cinque piani, il primo e il secondo sono destinati agli uffici del personale, mentre i piani superiori sono destinati a accogliere la documentazione cartacea e sono determinati da un lungo corridoio di passaggio mentre sul lato opposto è collocata una scaffalatura mobile continua.
Foto: ©Stefano Suriano.
Il volume architettonico è caratterizzato dalle facciate strutturate da griglie, tipiche di Arrighetti, strutture con frangisole che rivesto le facciate esterne. Anche in questa soluzione determinata da funzioni tecniche, i frangisole sono collocati all’altezza delle finestre e sono inclinati verso il basso, questo per filtrare la luce e far circolare l’aria, ma contemporaneamente per evitare che i raggi solari arrechino danni al materiale cartaceo conservato. La realizzazione ricevette encomi da Richard Neutra durante una visita a Milano.
