Antonio Cassi Ramelli, Sede Stipel Pavia centro, 1954-56
Pavia, via Giuseppe Galliano 6
L’edificio, che esprime un linguaggio storicistico e abbastanza mimetico in contrasto con l’epoca storica, si innesta nell’edificato mantenendo la quota di gronda, completa l’isolato ed è leggermente arretrato rispetto al filo stradale e agli edifici limitrofi.
Le estremità sono definite da due volumi leggermente sporgenti: una fascia verticale su un lato e sul lato opposto un volume sporgente rivestito in marmo che segna l’ingresso, un piccolo balcone con un’ampia porta finestra soprastante e una bucatura orizzontale al secondo piano.
Il basamento, compreso il marcapiano, ha un rivestimento marmoreo con bucature verticali omogenee dotate di grata. Il volume centrale è rivestito in laterizio a vista: le bucature del primo piano sono ampie, dotate di cornice con lunetta superiore in marmo. Il livello superiore è ritmato da finestrelle orizzontali.
Archivio Cassi Ramelli.
Archivio Cassi Ramelli.
Il coronamento verso la via è costituito dall’aggetto di un cornicione modanato con sottostanti travetti sporgenti. Una copertura in coppi a una falda distanzia l’ultimo livello arretrato rispetto al filo stradale. I locali interni denotato un’attenta e raffinata cura dei dettagli con teoria di cabine telefoniche in legno, grandi vetrate congiunte da placche metalliche, mobili su disegno aggettanti, postazioni telefoniche con separatori metallici, rivestimento parziale in marmo e pavimenti in seminato. Gli interni risultano chiusi e abbandonati.
L’edificio è stato ristrutturato nel 1977. Una riqualificazione e ampliamento della sede centrale della SIP nel 1971-77 interessa un edificio adiacente compreso tra corso Mazzini e via Galliano dotato di ingresso pedonale e carraio, di una fascia basamentale a bucature con cornice in pietra, portico in angolo e piccolo volume a due falde in sommità della copertura. L’intervento è stato modificato internamente ed esternamente e la funzione è mutata.