15 Chiesa San Giovanni in Bono, 1968

di Claudio Camponogara

2024-12-19T11:49:12+01:0018 Dicembre 2024 |

Milano, via San Paolino 20

L’edificio sacro è immaginato da Arrighetti, oltre che come elemento religioso, anche come un cardine urbano e sociale ed è inserito in prossimità delle grandi aperture in modo da poter esser visto dall’esterno. La chiesa si giustappone ai lunghi e sinuosi edifici residenziali del quartiere Sant’Ambrogio I grazie alla linea ascendente che svetta al di sopra di tutto il complesso. Ma lasciamo la parola a Arrighetti: “L’edificio si articola in tre parti, la cui destinazione è sottolineata dalla particolare forma della copertura. Queste sono: l’aula per l’assemblea domenicale, l’aula per l’assemblea feriale e il complesso destinato ai catecumeni attraverso un percorso sul quale si affacciano le cappelle di devozione che sfocia nel battistero. Nel grande triangolo che costituisce la facciata si aprono numerose finestre-feritoie, in cui sono inseriti vetri colorati di notevole spessore che creano all’interno una suggestiva illuminazione policroma.

Foto: C. Camponogara.

Altra luce colorata scende attraverso zone trasparenti ricavate nella copertura (lacunari) costituite da tegoloni in resina poliestere. Sia per l’illuminazione naturale che artificiale, è stato seguito il criterio di concentrare nei punti di interesse, altare e battistero, una maggiore quantità di luce, mantenendo nel resto dell’ambiente una illuminazione tenue e diffusa. Dall’ingresso principale sono visibili, su due assi diversi l’altare festivo e quello feriale che si trovano ad una certa altezza rispetto al piano dell’aula. Il pavimento in gres smaltato a fuoco, è infatti in leggera salita al fine di consentire una migliore visibilità dell’officiante. Sul soffitto è in vista l’orditura dei cavi che sostengono la copertura”.

Foto: C. Camponogara.

La struttura portante è composta da muri in cemento armato con travi in acciaio che sorreggono una copertura in lamiera di alluminio porcellanato, la differenza dei materiali della copertura è dovuta all’incendio del 1980 che ha distrutto la copertura originale. Il fianco sinistro della chiesa è occupato dagli edifici parrocchiali e dalle residenze del clero, inseriti a semicerchio attorno a un giardino. Al piano interrato sotto la chiesa è stato ricavato un ampio auditorium.

Attualmente la chiesa risulta modificata a seguito dei lavori realizzati dall’arch. Donatella Forconi, finalizzati all’inserimento dell’impianto di riscaldamento a pannelli radianti nel pavimento. Questo ha portato alla realizzazione di una nuova pavimentazione e a una riorganizzazione dei poli liturgici.

Foto: C. Camponogara.