Giorgio Grassi, Unità residenziale sul fiume in Borgo Ticino e proposta di ristrutturazione degli isolati a maglia quadrata, 1972 (non realizzato)
Pavia, via Milazzo
“Questo progetto si ricollega a una serie di studi applicati alla città di Pavia il cui scopo è, appunto, la stesura di un certo numero di progetti relativi alla residenza nella città. La ricerca e l’individuazione dei dati dimensionali dell’intervento, insieme alla scelta relativa alla densità edilizia, alla scelta tipologica e, infine, a quella della localizzazione, rappresentano i presupposti metodici più evidenti di tali studi. Il progetto illustrato qui riguarda la proposta di una unità residenziale nella zona sud della città oltre il Ticino. Il complesso sorge su una piattaforma che si spinge fino al filo dell’acqua e che si trova a una quota pari a quella dell’attuale argine molto più arretrato. Si tratta di due edifici a corte. Ogni edificio è composto di due corti comunicanti, l’una a verde, l’altra pavimentata e prospettante direttamente sul fiume. Le case sono di quattro piani fuori terra; gli alloggi ai singoli piani sono distribuiti da una strada corridoio nella corte anteriore, che diventa un ballatoio porticato nella corte posteriore” (dalla Relazione di Progetto).
Il progetto è decisamente sproporzionato con un effetto di “fuori scala” rispetto al tessuto minuto e alle tipologie edilizie minime e in serie del borgo; spazi aperti sovradimensionati e metafisici, quali le corti, non riescono a restituire una fruibilità che si accordi con una normale percezione della vita urbana.