Sosta (il percorso della moglie)
San Giuliano Milanese (Milano), incrocio tra via Roma e via Trieste
La moglie, in seguito a un rapporto sessuale in un’anonima camera con uno dei ragazzi adescati, esce dall’edificio; riflessa da una vetrata già intravediamo una piccola casa. La donna rimane immobile e attonita mentre osserva l’inconsueto contesto urbano che si presenta ai suoi occhi; alle sue spalle osserviamo unicamente il basamento dell’edificio, in corrispondenza di un portico, caratterizzato da un rivestimento in lastre di pietra bianca e da una serie di strette finestrelle verticali: è il retro di un alto palazzo posto in angolo tra le vie Roma (la prosecuzione della via Emilia in San Giuliano) e Trieste.
I luoghi e gli edifici sono stati modificati nel tempo e alcuni scorci sono ostruiti da edifici costruiti successivamente alla realizzazione del film.
Gli elementi architettonici che vediamo successivamente sono ancora visibili nella piazza della Vittoria collegata alla via Roma dalla via Piave: la facciata principale della chiesa e il campanile presente a sinistra occupano il lato breve della piazza.
La torre dell’acqua definisce l’angolo tra la piazza e la via Milano: il linguaggio è tipicamente affine all’architettura del Ventennio, con fasci littori posti agli angoli del volume in sommità e serie verticale di finestrelle lungo angoli alternati; a lato osserviamo un asilo infantile che risale alla medesima epoca.