19 Giancarlo De Carlo, Fausto Colombo, Antonio Di Mambro, Akinori Kato (con B. dell’Era, S. Wettstein, A. Faraggiana, G. Ottolini; strutture: V. Korach, impianti: Ebner spa), Piano di sviluppo e ristrutturazione dell’Università di Pavia, 1972-75

di Vittorio Prina

2023-01-22T01:18:37+01:0022 Gennaio 2023 |

Giancarlo De Carlo, Fausto Colombo, Antonio Di Mambro, Akinori Kato (con B. dell’Era, S. Wettstein, A. Faraggiana, G. Ottolini; strutture: V. Korach, impianti: Ebner spa), Piano di sviluppo e ristrutturazione dell’Università di Pavia, 1972-75
Pavia, località Cravino

L’area del Cravino, nella periferia nord-ovest di Pavia è individuata dal nuovo piano per l’Università di Pavia quale polo centrale scientifico e tecnologico in forma di campus con quattro dipartimenti e residenze universitarie. Dotato di una fascia centrale a servizi collettivi, è collegato agli altri poli individuati nella città da una rete di percorsi e spazi.
“Nel Piano di sviluppo e ristrutturazione elaborato dal 1972 al 1975 l’Università di Pavia viene riorganizzata secondo un modello multipolare. Secondo questo modello l’assetto fisico dell’università nel territorio si configura come una costellazione di poli – centrali, intermedi, periferici – connessi tra loro da un reticolo di comunicazioni spaziali e aspaziali.
I poli centrali sono i luoghi dove si concentrano le attrezzature didattiche e scientifiche e dove quindi, oltre i processi di generalizzazione e teorizzazione si verificano le maggiori occasioni di interscambio tra le diverse discipline.
I poli periferici sono i luoghi dove si verifica il contatto con la realtà del contesto sociale e dove quindi vengono raccolti i materiali di osservazione e verificate le assunzioni dell’attività didattica e di ricerca.

I poli intermedi sono i luoghi dove si insediano le attrezzature complementari dell’università esercitando una funzione di servizio e di elaborazione culturale di cui fruisce direttamente anche la popolazione della città (…) Il modello Universitario Multipolare è stato applicato al territorio di Pavia (…) I Poli centrali sono due: uno localizzato nel centro storico e l’altro nell’area del Cravino. Il Polo del centro storico è articolato su cinque nuclei: l’attuale sede centrale dell’Università destinato al Rettorato e ai Dipartimenti di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia; la sede dell’ex-Orfanotrofio San Felice, destinata al dipartimento di Scienze Economiche; la sede dell’ex Caserma Calchi destinata al Dipartimento di Scienze Politiche; il Palazzo Botta destinato a uffici amministrativi e di segreterie e a sede di organismi sindacali e associazioni delle diverse componenti universitarie; la sede del Centro studi Genio Militare destinata al dipartimento di Scienze Educative.
Il Polo Centrale del Cravino è destinato ai dipartimenti di Ingegneria, Matematica, Scienze Biologiche, Farmacia e a varie attrezzature di carattere collettivo, universitario e urbano. I Poli Intermedi sono prevalentemente localizzati nel centro storico” (da “Casabella” n. 423, marzo 1977, pag. 56).
L’incarico del 1970 stenta a essere realizzato e inizia solo nel 1983-85. La caratteristica multipolare del Piano non è mai attuata.