22 Studio Nizzoli (G.M. Oliveri, A. Susini, P. Viola, G. Bazzo, R. Campanini, M. Granata, L. Piccinini, V. Olivieri, G. Smurra, Studio Job), Progetto di concorso regionale per la progettazione dell’arredo urbano, 1980 (non realizzato)

Studio Nizzoli (G.M. Oliveri, A. Susini, P. Viola, G. Bazzo, R. Campanini, M. Granata, L. Piccinini, V. Olivieri, G. Smurra, Studio Job), Progetto di concorso regionale per la progettazione dell’arredo urbano, 1980 (non realizzato)
Pavia

“Noi dichiariamo l’impossibilità di qualificare e migliorare l’uso degli spazi collettivi senza la possibilità di un’azione più ampia che garantisca la serietà dell’impegno assunto, poiché questo non è possibile da ottenere con la sola progettazione dell’arredo (…) Abbiamo così definito il lungo Ticino come asse attrezzato per un’utenza urbana ed extra urbana; piazza della Vittoria e piazza Leonardo da Vinci ad una scala urbana (con un bacino di utenza relativo al centro storico e alla periferia), piazza S. Primo e piazza S. Pietro in Ciel d’Oro ad una scala urbana più ristretta (il cui bacino di utenza è relativo al solo centro storico) ma dotate di attrezzature che consentano un interesse occasionale più ampio; piazza S. Teodoro e gli spazi antistanti S. Michele ad un livello di quartiere (…)
Lungo Ticino    Due caratteri informatori di questa proposta: riavvicinare la città al fiume e definire il lungo Ticino come asse attrezzato con strutture per il tempo libero (…) Un’attrezzatura polifunzionale, i doppi barconi, e la ristrutturazione dell’ex idroscalo come spazio da destinare agli anziani e ai gruppi di operatori culturali, vogliono essere l’innesto di un atteggiamento che porti la città ad usufruire di più e senza inibizioni il fiume (…)

Piazza della Vittoria     Un Arengo pubblico, che si contrappone all’antistante Broletto. Un Arengo sottile quasi come una quinta, che più dignitosamente conclude la delicatezza di questa piazza di stampo quattrocentesco. Un Arengo pubblico che sia anche l’ingresso-segnale della presenza sottostante del mercato, assolutamente negata (…)
Piazza S. Pietro in Ciel d’Oro     La nostra proposta intende riportare la priorità d’informazione dello spazio alla chiesa, questo è sottolineato da un segnale a terra o addirittura conchiuso da un muro: l’immagine riflessa prospetticamente della facciata originale della chiesa, unico intervento nella piazza, realizzato in pietra (…)
Il modulo pavese     Abbiamo infine definito un’ipotesi di studio per un sistema: il modulo pavese (…) Abbiamo assunto come misura di base la larghezza media delle lastre di pietra dura per i trottatoi; da questo modulo abbiamo ricavato una serie di attrezzature componibili fra di loro: edicola di giornali, panche, fontanella” (dalla Relazione di Progetto).