Piero Bottoni, progetto di villa Rotta detta “l’albergina”, 1944
Vigevano (luogo non identificato)
I progetti di Bottoni nel periodo coevo alla villa sono caratterizzati da un linguaggio che attinge all’architettura rurale, dall’adozione di materiali tradizionali e da un minimalismo motivato anche dal periodo bellico e dalle ristrettezze economiche.
La casa con pianta a “L” ha una copertura a una falda in coppi con persiane in legno alle finestre. Il piano di calpestio è lievemente rialzato e la villa ospita un salone con cucina posizionato tra camere da letto e locali di servizio. La camera dei domestici è posta su un livello ulteriormente rialzato e collegata da una scaletta. Il prospetto principale è dotato da uno stretto portico asimmetrico con esili pilastri corrispondente a una grande vetrata. L’ingresso è costituito da una scaletta che conduce a una loggia.
Graziella Tonon nota che la pianta della villa denota affinità con il progetto di villa Ludolf ai Ronchi di Marina di Massa e con casa Guazzi a Porporano del 1942, con il progetto di case minime per sfollati del 1943 e con le abitazioni contadine della cascina Canova a Valera Fratta del 1943-45.
Archivio Bottoni.