È in corso a Madrid, presso il Museo ICO, un’esposizione dedicata all’opera dell’architetta catalana Carme Pinós. Curata da Luis Fernández-Galiano, la mostra, una vasta retrospettiva antologica, illustra la produzione architettonica e il modus operandi progettuale della Pinós attraverso la presentazione di 88 architetture selezionate.
Escuela Massana de Arte y Diseño, Barcelona, 2006-17. Foto: ©Duccio Malagamba.
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In realtà, si tratta di Ocho más ochenta (otto più ottanta) opere, in quanto le prime 8 sono frutto del suo importante e prolungato sodalizio professionale (e anche matrimoniale) con Enric Miralles, protrattosi dai primi anni ’80 fino al 1991; in seguito, l’architetta nata a Barcellona, nel 1954, fonda un proprio studio di architettura, l’Estudio Carme Pinós, il cui operato possiamo ammirare attraverso gli 80 progetti esposti in mostra.
Ampliación del Mercado de La Boquería, Barcelona, 2007-15. Foto: ©ElZinc®.
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Le opere in rassegna sono unite da un unico filo conduttore, ossia “l’importanza del contesto e degli ambienti nella creazione dello spazio architettonico”. In più, afferma la progettista catalana: “L’architettura costruisce paesaggio o costruisce città: non è una scultura. Con ogni azione urbana, dobbiamo avere lo scopo di fare una città, lo scopo di nobilitare il nostro ambiente. Quando lavoro, ritengo che il mio intervento miri, in ultima analisi, a migliorare, abbellire il contesto”.
Centro Cultural CaixaForum, Zaragoza 2008-14. Foto: ©Simon Garcia / arqfoto.
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Tra 8+80 architetture ne spiccano molte, tra cui il cimitero di Igualada, la scuola di Morella e il Sportcentre a Huesca (tutti e tre progettate con Enric Miralles) e, poi, l’edificio per uffici Cube Tower a Guadalajara, in Messico (2002-05), l’ampliamento del Mercado de La Boquería a Barcellona (2007-15), il centro culturale CaixaForum di Saragozza (2008-14), la Escuela Massana de Arte y Diseño a Barcellona (2006-17).
Torre de oficinas Cube, Guadalajara, México, 2002-05. Foto: ©Duccio Malagamba.
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Numerosi disegni e schizzi originali, modelli, fotografie e materiale audiovisivo fanno parte degli oltre 200 apparati espositivi; inoltre, sono accompagnati da una ricostruzione parziale dello studio e della biblioteca della Pinós, per sottolineare, anche visivamente, la grande importanza della lettura sul proprio percorso professionale.
Vivienda unifamiliar en Vallcarca, Barcelona, 2003-10. Foto: ©Duccio Malagamba.
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Un volume di 240 pagine, edizione bilingue (in spagnolo e inglese), raccoglie gli 88 progetti esposti, oltre ai saggi introduttivi e agli apparati.
La mostra fa parte della manifestazione Madrid Design Festival 2021, di cui weArch è fiero di essere uno dei media partner.
Pabellón temporal MPavilion Melbourne, Australia, 2018, 2017-18 Foto: ©John Gollings.
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