In occasione del centenario della nascita di Vittoriano Viganò (nato il 14 dicembre 1919, a Milano) è stata recentemente inaugurata, presso la Galleria del Progetto della Scuola AUIC, del Politecnico di Milano, la mostra VV100. A come architettura: una retrospettiva.
Organizzata dalla Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni e la Scuola di Design del Politecnico di Milano, insieme con la partecipazione dell’Archivio Vittoriano Viganò Milano (AVVM), curato da Vanessa e Viviana Viganò, le figlie dell’architetto, l’esposizione inaugura un ciclo di eventi dedicati all’opera “di un autentico maestro dell’architettura e del design del Novecento, prima studente e poi docente” del Politecnico.
Disegno di Vittoriano Viganò.
Nello specifico, la mostra in corso propone il riallestimento di un’altra rassegna, la storica A come Architettura. Vittoriano Viganò, inaugurata il 21 maggio del 1991, presso gli stessi spazi espositivi, con i pannelli progettati per l’occasione dai curatori Sergio Crotti, Ernesto d’Alfonso e Fabrizio Zanni, coadiuvati da Bob Noorda, per la grafica, e da Achille Castiglioni e Cino Zucchi, per l’allestimento.
I panelli – predisposti con una nuova configurazione, che, interpretando quella originaria, mette in mostra anche lo spazio della Galleria del Progetto – illustrano nove progetti di Vittoriano Viganò: centro sportivo e di svago delle Terme di Salsomaggiore (1948-49, con F. Clerici); progetto per un palazzo in piazza Missori, Milano (1951); concorso per il fabbricato viaggiatori della Stazione Centrale di Milano (1953); progetti per il Cinema-Teatro Miramare a Tripoli (1953-54) e per un edificio residenziale a Marsiglia (1953-56); complesso per uffici e abitazioni in via Amedei / via Fieno a Milano (1960-61); “Cà della Vigna”, a Redavalle, Broni (1962-64); progetti per la ristrutturazione ambientale della cava Faccanoni in Opicina, Trieste (1977-78) e per la casa “Le Terrazze” a Edolo (1978).
L’opera d’arte nell’architettura, mostra a cura di Vittoriano Viganò, XII Triennale di Milano, 1960.
L’esposizione, curata da Giampiero Bosoni e Andrea Gritti, è integrata da tre filmati originali, realizzati negli anni ’90, e da alcuni disegni e esemplari degli apparecchi di illuminazione disegnati da Viganò negli anni ’50 per Arteluce.
Infine, il 16 dicembre 2019, nell’Aula Magna del Politecnico di Milano, Paolo Portoghesi terrà una Lectio Magistralis dedicata all’opera dell’architetto milanese, di cui fu amico e collega.