A Vienna, presso l’Ausstellungszentrum im Ringturm (Centro espositivo Ringturm), si inaugura il 30 gennaio 2020 (apertura al pubblico il 31 gennaio) una mostra dedicata all’opera architettonica di Boris Podrecca.
La rassegna austriaca comprende, in realtà, solo i suoi lavori più recenti, le architetture selezionate realizzate negli ultimi decenni, che saranno presentate all’interno di un moderno spazio espositivo progettato dallo stesso Podrecca nel 1998.
Boris Podrecca, Resort di Punta Skala, Falkensteiner Hotel & Spa Iadera, Zadar, Croazia, 2011. Photo: ©Miran Kambič.
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L’apparato espositivo, oltre alle fotografie delle opere esposte, comprende numerosi modelli architettonici, disegni e testi di supporto ai progetti, che testimoniano la bravura dell’architetto a interagire indistintamente nei diversi settori ambientali in cui si è trovato a operare.
La mostra di Vienna, curata da Adolph Stiller, conferma l’estrazione di origine mitteleuropea, culturale e architettonica, di Boris Podrecca. Nato nel 1940 a Belgrado (Regno di Jugoslavia) da padre sloveno e madre croata, immigrati per sfuggire alle persecuzioni del regime fascista italiano, Podrecca si laurea in Architettura nel 1968 a Vienna; in seguito ha lavorato come assistente presso la Technical University di Monaco e successivamente, come docente ospite a Losanna, Parigi, Venezia, Filadelfia, Londra, Harvard-Cambridge, Boston e poi Vienna.
Boris Podrecca, Chiesa e centro comunitario della Pentecoste, Milano, Italia, 2016. Photo: ©Cecilia Castelletti.
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Lo stesso architetto afferma che è difficile ridurre la sua figura a “un’immagine unica”, poiché apprezza allo stesso modo la cultura di origine latina, “con il suo sole e le sue ombre”, la cultura slavo-bizantina, “con l’alabastro, l’onice e la sua traslucidità”, e “la disciplina del metodo di pensiero” di origine tedesca.
Boris Podrecca, Cittadella della Giustizia, Bassano del Grappa, Italia, 2015. Photo: ©Gianni Menegatti.
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