In Germania, nella valle del Reno e alla base della collina di Tüllinger, presso il Vitra Campus di Weil am Rhein, è iniziata, nel mese di maggio 2020, la realizzazione di un vasto giardino progettato dal landscape designer olandese Piet Oudolf.
Photo: ©Dejan Jovanovic. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
Nei primi decenni di sviluppo del celebre Campus, l’architettura del verde non era una priorità. Finora gli interventi di tipo paesaggistico erano finalizzati, essenzialmente, per collegare i vari fabbricati sparsi all’interno dell’area del complesso. Il progetto di Günther Vogt (2014-16) fu ideato anche per creare un nuovo punto d’accesso dal sud, rafforzando il rapporto con le vicine città di Basilea e Weil am Rhein. La Siza promenade (2014), una passeggiata lunga 500 metri, delimitata da siepi di carpino, fu progettata dall’architetto portoghese, per collegare la Stazione dei vigili del fuoco di Zaha Hadid con il Vitra Design Museum di Frank Ghery e il VitraHaus di Herzog & de Meuron, costeggiando lungo il suo percorso altre opere presenti nel Campus.
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Invece, questa volta, la proprietà si è rivolta direttamente a un famoso paesaggista e designer dei giardini: Piet Oudolf, che, dalla fine degli anni ’80, per le sue “composizioni verdi” predilige l’utilizzo di piante pluriennali, spesso autorigeneranti, arbusti perenni, erba, cespugli e fiori di campo, creando giardini con una disposizione anticonvenzionale della vegetazione e anche meno dispendiosi in termini di lavoro.
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Nell’ultimo periodo Oudolf ha disegnato parchi e giardini in molte parti del mondo, tra cui segnaliamo: la trasformazione di una vecchia fattoria nel Somerset, in Inghilterra, per la galleria d’arte Hauser & Wirth; il giardino del Serpentine Pavillion a Londra, insieme a Peter Zumthor, nel 2011; il Giardino delle Vergini per la Biennale di Architettura di Venezia del 2010; i giardini del “High Line” di New York (2006-19), lo straordinario parco lineare realizzato sul sedime di una ferrovia sopraelevata dismessa a Manhattan, un intervento che ha suscitato un grande dibattito sui parchi urbani e la conversione di aree urbane in disuso.
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Invece, per il Vitra Campus, Oudolf ha progettato un vasto giardino, Perennial Garden, di 4.000 metri quadrati, che in questi mesi sta prendendo forma sul prato di fronte al VitraHaus. Sarà un “giardino perenne”, con piante che ricrescono annualmente ed hanno bisogno di poca acqua. Solo apparentemente selvaggio e naturale, il giardino, invece, crescerà con un sistema di piccoli percorsi, che tracceranno aree di caratteristiche diverse, senza simmetrie, linee rette o punti focali, ma con prospettive distinte. “Vorrei che le persone si perdano nel giardino invece di attraversarlo”, infatti, afferma Outdolf.
Con circa 30.000 piante scelte accuratamente, per il suo aspetto, colore e comportamento nel tempo, sta nascendo, in questi giorni, una scenografia mutevole, pensata per essere bella tutto l’anno. Già a settembre, bella stagione permettendo, dovrebbe apparire nel suo pieno splendore.
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Infine, per approfondire il tema, vi segnaliamo l’intervista “I Want People to Lose Themselves in the Garden”, realizzata da David Streiff Cortia a Piet Oudolf e presente sulla pagina web di Vitra.
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