Garbagnate è una piccola città integrata nella conurbazione dell’hinterland milanese e l’area di progetto si trova in una zona periferica del centro abitato.
In origine era un giardino in stato di degrado, non riconoscibile in quanto luogo pubblico. Quando siamo stati incaricati di riqualificare l’area, ci siamo interrogati su quale fosse la vocazione di questo luogo, uno spazio vuoto intrappolato tra edifici residenziali, su due lati, e stretto da un’ampia strada curva che si immette sulla statale. Pavimentazione deteriorata, un bagno pubblico pericolante, cancello di ingresso divelto, una recinzione lungo tutto il perimetro quasi a voler escludere ogni rapporto con la città. Un paesaggio in cui soltanto gli alberi hanno saputo resistere all’abbandono ed è proprio da questi alberi che siamo partiti con il progetto, integrandoli in un disegno in cui si fondono l’immagine del giardino e l’idea della piazza.
È difficile definire cos’è diventato questo luogo, è rimasto un giardino, è diventato una piazza, rimane inesorabilmente condizionato dalla presenza di via Monviso che lo separa dalla città. Piazza-giardino di via Monviso: anche nel nome non siamo riusciti a trovare una sintesi.
Il quartiere, però, ha accolto e accettato la trasformazione dell’area. La piazza-giardino oggi è uno spazio vissuto e questo è un risultato per noi importante.
Foto: Atelier XYZ. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
La prima azione del progetto è stata quella di eliminare ogni elemento di delimitazione – la recinzione e il marciapiede – creando un contatto diretto con la strada.
La piazza è stata disegnata intorno agli alberi esistenti, tracciando una successione di fasce parallele con larghezza irregolare, scandite da cordoli in cemento bianco che hanno anche la funzione di convogliare l’acqua piovana. All’interno di queste fasce abbiamo lavorato per layer sovrapposti, cercando di integrare in un disegno coerente e riconoscibile l’andamento irregolare degli alberi (il giardino) con la geometria regolare della pavimentazione e dell’arredo (la piazza). In ciascuna fascia emergono, sotto forma di campiture, i layer sovrapposti: la pavimentazione grigia, il verde, il rosso delle aree giochi.
Planimetria generale. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
Alla base del progetto vi è un principio di flessibilità, che prevede la presenza di elementi fissi che rimangono invariati, mentre le aree verdi e pavimentate possono essere cambiate al mutare delle esigenze. L’effetto è quello di un luogo in cui si sovrappongono la geometria delle fasce e l’andamento irregolare degli alberi, in cui la luce morbida dei lampioni valorizza l’elemento naturale generando un’atmosfera intima e soffusa.
I lampioni e gli elementi di arredo urbano sono in cemento bianco e sono stati realizzati su disegno. Sono elementi dal design essenziale, che si inseriscono nella giacitura dei cordoli posizionandosi parallelamente (i lampioni, la fontanella) o perpendicolarmente alle fasce (i tavoli, le panche).
Lo scopo è quello di enfatizzare il dialogo tra natura e geometria, tra elemento naturale ed elemento costruito. All’interno di questo paesaggio diffuso, nelle zone più ombreggiate sono concentrate le aree di sosta con tavoli e sedute, mentre le zone più libere da alberature sono dedicate ai giochi per i bambini.
Particolare attenzione è stata prestata al tema dell’accessibilità.
Foto: Atelier XYZ. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
I lati est e sud dell’area pedonale sono stati liberati da ogni tipo di barriera e sono state collocate in più punti rampe di accesso per superare il minimo dislivello esistente rispetto alla strada.
Gli stessi cordoli sono elementi tattili di guida a terra per gli ipovedenti, in grado di aiutare l’orientamento all’interno della piazza.
Le aree rosse sono pavimentate in gomma antiscivolo e sono state attrezzate in modo da essere totalmente inclusive, in modo che bambini con disabilità e non possano giocare assieme indipendentemente dalle loro capacità fisiche e cognitive (rampe al posto delle scale, camminamenti larghi e accessibili…).
Vi è poi il sistema dei giochi liberi, gli specchi e i tubi sonori in acciaio, elementi pensati per stimolare percettivamente i bambini attraverso il gioco, con esperienze visive e sonore. Sono elementi leggeri e discreti, inseriti nella piazza senza seguire lo schema disegnato dalla pavimentazione, in modo che la loro stessa collocazione casuale e imprevista sia un ulteriore elemento di stimolo e di gioco.
Foto: Atelier XYZ. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
Via Monviso Square-Garden, Garbagnate Milanese, Italy
Garbagnate is a small town integrated into the Milano hinterland conurbation. The project area is located on the outskirts, and it was originally a park in a state of decay yet not perceived as public space. When we were asked to redevelop the area, we wondered about the real/intrinsic nature of this site, as of now an empty space caught in between two sides of residential buildings and further narrowed by a wide curved street which is then merging onto the highway. Deteriorated paving, a rickety public toilet, a torn off gate, a fence along the entire perimeter as if was meant to exclude any relationship with the town. A landscape in which only trees have been able to last despite the abandonment and it is precisely from these trees that we started designing our project, integrating them into a design in which the image of the garden and the idea of the square can merge.
The new design works seamlessly within this context and it is hard to define what this place has become: it is still a park, it turned into a square but yet remains inexorably affected by the presence of via Monviso separating it from the town. Square-Garden of via Monviso: even in the name we can not find a synthesis. The neighborhood, however, has well accepted the transformation of the area. The Square-Garden is now a lived-in space and we consider it a great result.
Photo: Atelier XYZ. (click on the image to view the photo gallery)
The first action taken was to eliminate any element of delimitation – the fence and the sidewalk – by creating direct contact with the road. The renovated square was designed around the existing trees planting, defining a succession of parallel bands with irregular width, punctuated by white concrete curbs which also have the function of conveying rainwater.
Our strategy was to work on these bands with overlapping layers, aiming to integrate in a coherent and distinctive design the trees’ irregular pattern (the park) yet also the regular geometry of the paving and furnishings (the square). In each strip, the overlapping layers emerge in the form of rectangular fields: the gray flooring, the grass and the red of the playgrounds.
The project is based on flexibility with the presence of fixed elements that remains unmodified, while the green areas and the paving could be changed and mutated according to specific needs. The effect is that of a place where the geometry of the bands and the irregular shape of the trees overlap, where the soft light of the street lamps enhances the natural element generating an intimate and suffused atmosphere.
The street lamps and furniture are in white concrete and they are realized on our design. With an essential shape, parallel (the street lamps, the fountain) or perpendicular to the bands (the tables, the benches), they fit into the width of the curbs. The aim is to emphasize the dialogue between nature and geometry, between natural element and constructed element. In this widespread landscape, the shaded area host with tables and seats, while the ones without trees are designed for playgrounds. Particular attention was paid to the topic of accessibility.
Photo: Atelier XYZ. (click on the image to view the photo gallery)
The east and south sides of the pedestrian area have been cleared of all types of barriers, and ramps have been placed at multiple levels to overcome the minimum difference in height existing with the road. The curbs themselves can serve as tactile guide elements on the ground for the visually impaired and help them orientating within the square.
The red areas are paved with non-slip rubber and have been equipped to be completely inclusive, so that children with disabilities and others can play together regardless of their physical and cognitive abilities (ramps instead of stairs, wide and accessible walkways…). Moreover, there is the free play-equipment layer: mirrors and steel sound tubes are additional elements designed to perceptually stimulate children through play, with visual and sound experiences. They are light and discreet elements, freely positioned in the square without following paving’s pattern, so that their random and unexpected placement is a further element of amazement and amusement.
Photo: Atelier XYZ. (click on the image to view the photo gallery)