Il Live Meran Camping è situato a Merano in via Piave n. 46, in adiacenza ai campi da tennis e all’ippodromo.
Il progetto è l’esito di una procedura di concorso bandito dal Comune di Merano, volta ad affidare in gestione il campeggio per un periodo determinato valutando la capacità e la qualità dell’investimento proposto. La società committente ha puntato da subito sulla qualità architettonica della proposta. Tale scelta si è dimostrata vincente sia nella fase di gara che nel successivo successo mediatico e d’immagine che il nuovo campeggio è riuscito ad ottenere dal primo giorno di apertura.
Foto: Samuel Holzner.
Un luogo verso il quale confluiscono i percorsi e gli assi visivi, in cui si svolgono le attività comuni, di incontro, di scambio, di socializzazione, ma anche un luogo di relax, di benessere, in cui è possibile godere anche dell’intimità in un ambiente confortevole e pregiato. Un luogo al contempo alpino e mediterraneo, interprete di una nuova concezione di lusso: post materiale, autentico e sostenibile.
Foto: Samuel Holzner.
La visione che ha guidato la composizione architettonica è nata dall’idea dei pontili, spesso presenti sui laghi dell’Alto Adige. Ispirandosi ai pontili, la visione si è concretizzata con elementi architettonici costituiti da una sorta di piattaforme sospese sopra l’acqua della piscina.
Essi si distinguono per la loro leggerezza, eleganza e versatilità. La loro caratteristica di superfici per sdraiarsi all’ombra e godere del paesaggio corrisponde pienamente all’idea di vacanza autentica.
Foto: Samuel Holzner.
Il luogo centrale si presenta quindi nella sua doppia veste di luogo aperto e al contempo chiaramente definito, circoscritto e identificabile.
La disposizione planimetrica dei corpi di fabbrica su linee parallele segue la logica ortogonale presente nel contesto urbano adiacente, costituito dall’asse viario principale e dai campi da tennis. Tale logica compositiva, guidata dall’asse nord-sud, consente di risolvere la richiesta di massima definizione e intimità senza rinunciare alla necessaria permeabilità.
Foto: Samuel Holzner.
La disposizione delle piazzole e dei percorsi secondari segue lo stesso disegno, costituito da assi paralleli.
La maggiore o minore estensione in lunghezza dei corpi di fabbrica contiene ovvero delimita e determina gli spazi vuoti.
Il disegno chiaro e ordinato del nuovo impianto risulta visibile anche dall’alto, dalle montagne circostanti, offrendo la bellezza raffinata della “quinta facciata”.
Foto: Samuel Holzner.
Il valore immateriale delle idee di spazio e di orizzonte visivo si sostituiscono al pregio della materia utilizzata. Ricercatezza e ostentazione di materiali e decorazioni, tipica delle forme convenzionali di lusso, è sostituita dalla varietà di luoghi piacevolmente proporzionati, di stimoli legati a scorci visivi mirati verso l’ambiente circostante, di modulazione sensibile delle dimensioni e delle proporzioni, capace di offrire maggiore o minore intimità, maggiore o minore occasione di incontro.
L’elegante minimalismo del rivestimento ligneo e gli oggetti di arredo urbano, ideati da Harry Thaler, contribuiscono con la loro linearità ad accentuare l’dea architettonica.
Foto: Samuel Holzner.