Pietro Lingeri (con Gaetano Ciocca), progetto per la Casa del fascio e sistemazione del centro civico, 1938
Garlasco, piazza Repubblica
La piazza principale del centro storico di Garlasco è risolta dal nuovo centro civico pensato quale frammento urbano complesso che risolve il rapporto con il contesto accogliendone le esigenze. L’edificio completa il quarto lato della piazza delimitata dal Palazzo Comunale di fronte e dalla chiesa a lato.
Il nuovo complesso non denota caratteri mimetici adotta un linguaggio razionalista con affinità al costruttivismo e definisce una tipologia innovativa di Casa del fascio.
Un alto portico in forma di pensilina con ballatoio-terrazza superiore determina la base del prospetto principale verso piazza, segna lo stacco con l’edificio esistente perpendicolare, prosegue lungo un’area destinata a giardino e si collega con l’edificio in linea delle nuove scuole a margine dell’isolato. La parete retrostante è interamente vetrata e corrisponde a uno spazio interno a doppia altezza; la vetrata caratterizza anche la base del fronte secondario.
Archivio Lingeri.
I due piani superiori mostrano in prospetto una maglia strutturale ortogonale che incornicia tamponamenti in leggero sottosquadro segnati da nastri vetrati tra loro perpendicolari. La facciata corrispondente retrostante presenta finestre a nastro orizzontali.
L’altezza del basamento e dell’intero edificio si pone in continuità con gli edifici esistenti. La pensilina è conclusa sulla testata verso la chiesa da un arengario con rivestimento lapideo costituito da due lame parallele con pianta a “U” che accolgono il vano scala, e da una stretta lama perpendicolare verso la piazza attraversata da un esile balcone che aggetta verso la piazza stessa.
Lo spazio retrostante il lungo edificio in linea è dominato dall’imponente volume del teatro che sporge definito dal corpo superiore della sala che segue l’inclinazione delle sedute rastremandosi verso l’alto, sostenuto da una complessa struttura a vista con pilastri che si appoggiano a grandi archi ogivali. La copertura è definita da una volta ribassata con vetrate nelle testate opposte.
In corrispondenza della sala teatrale al piano terra troviamo la grande hall d’ingresso a doppia altezza, con scale ai lati, collegata con vetrate verso il cortile retrostante che ospita una sala da ballo e una palestra all’aperto sotto la citata struttura a vista.
Al livello del teatro e del palcoscenico la pensilina diventa una balconata funzionale al teatro stesso.
L’edificio in linea ospita uffici vari, sale per le sedi dei principali enti, saloni per riunioni e altri locali distribuiti a pettine da un corridoio posizionato verso il fronte retrostante.
Possono essere riscontrate affinità con la Casa del fascio di Lissone di Giuseppe Terragni e con altri progetti di Lingeri assieme a Terragni quale il concorso di I e II grado per il Palazzo dei Ricevimenti e Congressi all’E 42 di Roma del 1937.
Il complesso mostra un linguaggio e soluzioni relative a un razionalismo maturo e con affinità a opere del Costruttivismo sovietico – Vegman, i fratelli Vesnin, Mel’nikov – oltre ad echi del progetto di Le Corbusier per il palazzo dei Soviet a Mosca del 1931.
Archivio Lingeri.
Archivio Lingeri.