Piero Bottoni, Studio di casa per Ina-Casa, 1959 (non realizzato)
Pavia (localizzazione ignota)
Bottoni realizza numerosi edifici – caratterizzati da un linguaggio minimalista – per Ina-Casa, dal 1949 al 1953, in una ventina di centri nelle provincie di Milano, Varese e Sondrio.
L’origine della bozza di edificio a tre piani pensato per Pavia è individuabile nel progetto di “Casa continua” per il concorso nazionale indetto da Ina-Casa nel 1949. L’edificio è definito da due moduli uguali accostati in linea; ogni modulo ospita due alloggi speculari per ogni piano con vano scala centrale.
Il prospetto principale è caratterizzato dall’episodio unitario, in posizione centrale a ogni modulo, costituito dai balconi continui e sovrapposti sui quali si affacciano soggiorni e cucine con ampie vetrate.
Archivio Bottoni.
Il progetto pavese trova riscontro nella descrizione di Lodovico Meneghetti: “partendo da piante accuratamente studiate nelle funzioni e nella composizione ‘sociale’ degli spazi Bottoni disegna chiare facciate usando spesso finestre quadrate, finestre verticali alla francese, terrazzi in profondità e sporgenti a cassone (parapetti pieni). Appare già in alcuni casi un elemento che diventerà tipico successivamente: la pianta della scala a forma di trapezio, che assicura maggior spazio al pianerottolo (L. Meneghetti in: G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri Editori, Milano, 1990, p. 352).