Antonio Cassi Ramelli, Centrale SIP Pavia Vigentina, 1966-80
Pavia, via Siro Carati, via Suor Luigia Grassi 11, via G. Gaffurio 3
Cassi Ramelli, dopo aver realizzato la sede in centro storico, riceve l’incarico di progettare la nuova sede a “Città Giardino” a completamento di un isolato in parte occupato dalla centrale per la lavorazione del latte di Aleati e Chiandussi; il complesso è sviluppato progressivamente in un lungo periodo.
L’insieme denota una sapiente composizione dei volumi tra loro e rispetto al contesto, impreziosita da finiture e dettagli architettonici raffinati.
La soluzione iniziale con corpo alto in linea e volumi bassi è sostituita da tre edifici tra loro connessi. Il primo edificio realizzato è in angolo tra le vie Grassi e Carati, volume in linea con una propaggine a prua in angolo che ospita il vano scala.
Foto dell’autore.
Archivio Cassi Ramelli.
Il volume principale ha pianta a “T” e testata maggiore prospiciente via Gaffurio con notevole profondità del corpo di fabbrica e pianta libera; la giunzione tra i due volumi è risolta da un arretramento di una striscia verticale del fronte su entrambe i lati.
Il terzo volume appare ruotato rispetto alla giacitura degli altri e segue l’andamento di via Grassi: la rotazione e l’attacco con il primo volume sono mediati da un vano scala sporgente in altezza, dall’arretramento di una fascia del fronte e dall’ingresso definito da un vuoto riparato dal prolungamento della veletta aggettante che segna lo stacco tra basamento rivestito in lastre di travertino e volume superiore leggermente sporgente. Anche questo volume in linea ha una testata a prua in aggetto sul basamento stereometrico. Un’alta torre a traliccio per le trasmissioni telefoniche è posizionata nell’angolo interno.
Foto dell’autore.
Archivio Cassi Ramelli.
Tutti i volumi sono rivestiti in tavellette di litoceramica rossa; il volume cubico verso via Gaffurio ha un basamento rivestito in lastre di travertino, similmente al volume in linea lungo via Grassi, ma a filo con la porzione superiore con uno stacco di elementi in clinker posati a coltello.
Le coperture hanno falde ribassate con sporti aggettanti e intradosso ligneo. Le bucature sono regolari, hanno cornici in travertino a volte raggruppate da una fascia superiore e contrappuntate da porte-finestre con parapetto metallico. Alcune logge sovrapposte segnano la porzione del volume maggiore verso piazza Gaffurio.
La distribuzione interna è libera nel volume maggiore e con corridoio centrale e locali a perimetro negli altri due edifici.