Marco Zanuso, Stabilimento MISPA, 1962
San Martino Siccomario, via Case Nuove
Zanuso, soprattutto negli edifici industriali, adotta una struttura a moduli accostabili costituita da una maglia strutturale in cemento armato a vista in questo esempio tamponata da pareti in mattoni: grandi travi longitudinali a “T” corrono lungo i due lati perimetrali del modulo accostato lateralmente a quello successivo, costituendo travi a doppio “T”.
Sulle fronti delle opposte testate principali le travi aggettano permettendo un eventuale ampliamento; le fronti sono caratterizzate da una finestra a nastro orizzontale, da due ampi ingressi vetrati e da un grande e sporgente frontone arcuato e concavo in cemento armato che, accostato in lunghezza ai moduli successivi, determina lungo i prospetti laterali bucature vetrate arcuate; questa sorta di grandi finestre termali corrispondono internamente a volte che tagliano trasversalmente l’edificio segnate in sommità da un lucernaio continuo. La copertura è costituita da una serie di shed curvilinei trasversali con vetrata laterale.
Foto dell’autore.
Foto dell’autore.
Lungo il lato prospiciente la strada una palazzina per uffici a due piani – ancora con struttura a vista in cemento armato, tamponamenti in laterizio a vista e finestre a nastro – è accostata al volume principale. Una scala esterna a sbalzo compone un volume vetrato che avvolge l’angolo adiacente il fronte principale.
L’edificio versa in stato di abbandono.