“Invenzione creativa, perizia di posa, aggiornamento continuo di famiglie di forme elaborate in un arco storico lunghissimo, hanno sempre trovato nel mattone – il più semplice, sommesso elemento costruttivo sotto forma di piccolo prodotto di argilla cotta – il referente basilare di un lessico che non ha mai ostacolato l’espressione e la variazione di temi”, Alfonso Acocella, 2013
Il laterizio consente al progettista contemporaneo di dare vita a nuove forme negli involucri in terracotta faccia a vista. Infatti, sono molteplici le soluzioni che architetti e progettisti possono creare mediante la giustapposizione dei prodotti in laterizio, essendo questo un materiale che consente di plasmare progetti dal carattere contemporaneo con elevate qualità tecniche, che nel tempo fortificano il loro legame con il luogo e il suo spirito.
A questo si unisce anche la volontà dei progettisti di rispondere in modo efficace e concreto alla crisi energetica in corso, riflettendo così sul mondo delle costruzioni e sulla progettazione degli edifici nel prossimo futuro, focalizzando sempre di più l’attenzione sulla necessità di ridurre i consumi energetici (di riscaldamento e raffrescamento) grazie all’utilizzo di involucri edilizi performanti (vedi L’involucro edilizio in terracotta per contrastare la crisi energetica).
Edifici con involucri massivi, costituiti da elementi a elevata massa superficiale e ridotta trasmittanza termica periodica possono venire in aiuto ai progettisti, per ottenere un ottimo comportamento invernale ed estivo dei fabbricati, garantendo migliori prestazioni dell’involucro edilizio e minori consumi degli impianti (e quindi minori costi) per mantenere la situazione di benessere degli spazi interni.
Il laterizio è un elemento massivo che permette di garantire un corretto confort termo-igrometrico degli ambienti grazie alle sue caratteristiche passive; infatti, esso svolge un ruolo fondamentale nelle prestazioni dell’inerzia termica dell’involucro degli edifici, permettendo di attenuare i picchi di temperatura esterni e interni legati ad esempio al surriscaldamento dovuto agli impianti di illuminazione, alla radiazione solare entrante o al sovraffollamento degli spazi.
Terreal Italia vuole essere parte attiva nell’impegno della lotta odierna al cambiamento climatico nel settore delle costruzioni, grazie allo sviluppo di soluzioni che permettano ai progettisti di realizzare edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto. Per questo motivo nasce Cotto3, un sistema di facciata installato a secco (ossia senza l’uso di malte o collanti per la connessione dei componenti che lo costituiscono), che si configura come un involucro ventilato in cotto in continuità tra parete e copertura.
Cotto3 cerca di rispondere alle richieste dei progettisti esaltando il tema “dell’unicum”, che oggi ricorre negli orientamenti dell’architettura contemporanea e che prevede la continuità visiva e materica tra i materiali utilizzati per la copertura e per le pareti: un unico materiale per l’intero involucro edilizio.
Ardielli Fornasa Associati, Villa T, Peschiera del Garda (Verona), 2019.
Il rivestimento è costituito da 3 gusci: uno termico, uno strutturale e uno di rivestimento esterno in laterizio. Il guscio termico creato per l’edificio permette ai progettisti di soddisfare le richieste di risparmio energetico e benessere termo-igrometrico degli spazi interni, risolvendo le problematiche legate ai ponti termici, ma permettendo sempre grande libertà progettuale e compositiva. Infatti, Cotto3 è pensato per essere un sistema flessibile e adatto a tutte le tipologie di edifici di nuova costruzione e per la ristrutturazione dei fabbricati esistenti.
Il rivestimento si compone di uno strato esterno in laterizio monopelle, realizzato con elementi in terracotta, quali mattoni, listelli o forme piane. I laterizi installati presentano dimensioni variabili in funzione del progetto e sono realizzati con tecnologia produttiva ad impasto molle (non estruso), mediante stampaggio in apposite casseforme. I giunti fra gli elementi in cotto sono di tipo aperto e l’intero sistema Cotto3 è posato in ottemperanza della norma UNI 11018:2003 in tema di facciate ventilate (vedi La parete che respira. L’importanza della ventilazione nella stratigrafia muraria in laterizio).
Gli elementi in laterizio sono montati su una lamiera grecata, che assolve anche alla funzione di strato di tenuta all’acqua e all’aria; la lamiera è poi collegata alla parte strutturale dell’edificio mediante apposite mensole portanti e di trattenimento in alluminio, con la possibilità di essere regolata compatibilmente con la geometria della struttura portante dell’involucro da rivestire.
Sulla lamiera grecata sono collegati speciali elementi orizzontali in lega di alluminio, resistenti alla corrosione e adatti a un utilizzo all’esterno, ai quali vengono poi assicurati gli elementi in cotto mediante appositi agganci (sistema Kerf). La struttura di ancoraggio è dimensionata per uno spessore complessivo della superficie ventilata di circa 10 cm; tuttavia, nel caso sia necessario inserire un pannello isolante al di sotto della struttura, lo spessore del rivestimento deve aumentare dello stesso spessore del pannello coibentante.
Liverani/Molteni, Villa ST, Barlassina (Milano), 2003.
In aggiunta, il sistema Cotto3 di Terreal Italia contribuisce al raggiungimento di alcuni obiettivi di sostenibilità ambientale degli edifici in differenti fasi del loro ciclo di vita, quali:
– la fase di costruzione, grazie alla sua facilità di posa e alla possibilità di installare il sistema a secco, riducendo la produzione di scarti da lavorazione in cantiere e senza avere alcun vincolo dettato dalla stagionalità;
– la fase di uso, non necessitando di alcun trattamento post-installazione o di manutenzione successiva alla posa in opera. Inoltre, la possibilità di accostamento e integrazione del rivestimento con i pannelli fotovoltaici permette l’installazione in copertura di sistemi per la produzione di energia rinnovabile in loco;
– la fase di fine vita, grazie alla possibilità di smontare singolarmente ogni componente, in modo da poter avviare una dismissione (o manutenzione) selettiva, con l’opportunità di riutilizzare o riciclare i materiali dei tre “gusci”.
ÁRCHEE, casa unifamiliare, Offagna (Ancona), 2018.
Il sistema Cotto3 cerca di innovare l’uso del laterizio attraverso un involucro continuo parete-copertura che non presenta più un linguaggio convenzionale, ma che aiuta il progettista a dare vita a un design inedito, diverso caso per caso, dove il laterizio diviene membrana e scudo protettivo dell’edificio.
Inoltre, utilizzando un singolo sistema di rivestimento, i progettisti possono garantire la realizzazione di involucri e coperture ad alta efficienza energetica degli edifici, in grado di adattarsi alle molteplici richieste progettuali