Sir David Alan Chipperfield, architetto, urbanista e attivista, titolare dello studio David Chipperfield Architects, con sede a Londra, Berlino, Milano, Shanghai e Santiago de Compostela, è stato annunciato oggi come il 52esimo vincitore del Pritzker Architecture Prize, il più prestigioso premio internazionale di architettura.
Chipperfield viene considerato un progettista “radicale nella sua moderazione”, che dimostra il suo rispetto per la storia e la cultura, gli ambienti naturali e le preesistenze, mentre traccia le funzionalità e accessibilità di nuovi edifici o ristruttura e restaura quelli su cui è stato chiamato a intervenire. Le sue architetture realizzate presentano un’immagine elegante contemporanea e atemporale allo stesso tempo.
The Neues Museum, courtesy of SPK / David Chipperfield Architects, photo Joerg von Bruchhausen.
Le motivazioni della giuria – Alejandro Aravena (presidente), Barry Bergdoll, Deborah Berke, Stephen Breyer, André Aranha Corrêa do Lago, Manuela Lucá-Dazio, Kazuyo Sejima, Benedetta Tagliabue, Wang Shu – affermano, tra l’altro: “L’impegno per un’architettura di presenza civica sobria e la definizione, anche attraverso commissioni private, della sfera pubblica, è fatto sempre con austerità (…) tutto ciò è un messaggio molto rilevante per la nostra società contemporanea. Tale capacità di distillare e compiere meditate operazioni progettuali è una dimensione della sostenibilità non scontata negli ultimi anni: la sostenibilità come pertinenza, non solo elimina il superfluo ma è anche il primo passo per creare strutture in grado di durare, fisicamente e culturalmente”.
The Hepworth Wakefield, photo courtesy of Iwan Baan.
“Prendo questo premio come un incoraggiamento per continuare a rivolgere la mia attenzione non solo alla sostanza dell’architettura e al suo significato, ma anche al contributo che possiamo dare come architetti per affrontare le sfide esistenziali del cambiamento climatico e della disuguaglianza sociale. Sappiamo che, come architetti, possiamo avere un ruolo più importante e impegnato nella creazione non solo di un mondo più bello, ma anche più equo e sostenibile. Dobbiamo raccogliere questa sfida e contribuire a ispirare la prossima generazione ad abbracciare questa responsabilità con visione e coraggio”, dichiara il progettista inglese, nato a Londra nel 1953.
Inoltre, aggiunge: “Come architetto, sono in un certo senso il custode del significato, della memoria e del patrimonio. Le città sono documenti storici e l’architettura dopo un certo momento è un documento storico. Le città sono dinamiche, quindi non si limitano a stare lì, si evolvono. E in quell’evoluzione, togliamo gli edifici e li sostituiamo con altri. Scegliamo noi stessi e il concetto di proteggere solo il meglio non è sufficiente. Si tratta anche di tutelare caratteri e qualità che riflettono la ricchezza dell’evoluzione di una città”.
James Simon Galerie, photo courtesy of Simon Menges.
Tra le opere costruite da Chipperfield, che comprendono edifici civili, culturali e accademici, oltre che residenze e piani urbanistici, situati in Asia, Europa e Nord America, troviamo numerosi esempi di grande qualità architettonica, tra cui: il River and Rowing Museum (Henley-on-Thames, Regno Unito, 1997), l’America’s Cup Building “Veles e Vents” (Valencia, Spagna, 2006), la sede della BBC Scotland (Glasgow, Regno Unito, 2007), il Neues Museum (Berlino, Germania, 2009), il Turner Contemporary (Margate, Regno Unito, 2011), il Campus Saint Louis Art Museum (Missouri, Stati Uniti d’America, 2013), il Campus Joachimstraße (Berlino, Germania, 2013), il Museo Jumex (Città del Messico, Messico, 2013), l’One Pancras Square (Londra, Regno Unito, 2013), la sede di Amorepacific (Seoul, Repubblica di Corea, 2017), la cappella e il centro visitatori del cimitero di Inagawa (Hyogo, Giappone, 2017), la Royal Academy of Arts masterplan (Londra, Regno Unito, 2018), l’Hoxton Press (Londra, Regno Unito, 2018), la James-Simon-Galerie (Berlino, Germania, 2018), la Kunsthaus Zürich (Zurigo, Svizzera, 2020), il Morland Mixité Capitale (Parigi, Francia, 2022), il restauro e rinnovo delle Procuratie Vecchie (Venezia, Italia, 2022).
Saint Louis Art Museum, photo courtesy of Simon Menges.