In concomitanza con l’Art Basel 2023 (15-18 giugno), presso il vicino Vitra Campus di Weil am Rhein, è stata presentata al pubblico la nuova opera progettata dall’architetto giapponese Tsuyoshi Tane (n. 1979). Chiamata Tane Garden House, la struttura – realizzata seguendo la filosofia dell’“Archeologia del futuro” di Tane, secondo cui l’architettura prende avvio dalla memoria del luogo in cui sorge – rappresenta un’importante aggiunta architettonica all’intero campus.
Tane Garden House. Photo: ©Julien Lanoo.
A proposito di “Archeologia del futuro” (Archaeology of the Future) Tane ha dichiarato: “Proprio come gli archeologi, iniziamo un lungo processo di esplorazione, scavando a fondo nella memoria di un luogo. Si tratta di un processo di sorpresa e scoperta, di una ricerca che porta all’incontro con l’ignoto, con quanto è caduto nell’oblio o andato perduto con la modernizzazione e la globalizzazione. Crediamo che un luogo avrà sempre ricordi radicati profondamente nella terra e nella storia. Siamo convinti che la memoria non appartenga al passato, ma che sia la forza motrice dell’architettura. Attraverso questo processo che porta a pensare al futuro dalla memoria di un luogo, l’archeologia sfuma gradualmente nell’architettura”. Tale principio progettuale, rispetto alla nuova Garden House, è stato applicato “conducendo ricerche per scavare a fondo nell’origine del giardino come creazione umana e, poi, nella necessità di una casa o un capanno che lo completassero”.
Vitra Tane Garden House Modell.
La storia del progetto affonda le radici quasi tre anni fa, quando il presidente emerito di Vitra, Rolf Fehlbaum, ha condotto Tsuyoshi Tane in un viaggio nei dintorni di Weil am Rhein, raccontandogli i suoi ricordi dell’infanzia legati ai campi in cui oggi sorge il Vitra Campus. Da quel momento, è nata l’idea di costruire un nuovo volume che rappresentasse un connubio tra passato e futuro.
L’edificio è stato realizzato da artigiani locali, utilizzando materiali sostenibili e preferendo quelli di provenienza locale. Ad esempio, la pietra e il legno impiegati provengono da distanze limitate: 28 km per il granito, dal momento dell’estrazione in cava fino alla posa nel Vitra Campus, e 50 km per il legno, dal bosco circostante fino alla fabbrica e infine al campus.
Tsyushi Tane and Rolf Fehlbaum at Tane Garden House. Photo: ©Dejan Jovanovic.
Con una superficie compatta di 15 m², la Tane Garden House può ospitare circa 8 persone. Oltre a fornire un angolo caffè e spazio sufficiente per i laboratori, è stata concepita principalmente per riporre gli attrezzi da giardinaggio utilizzati dal personale nell’Oudolf Garten. Tuttavia, l’edificio sarà accessibile anche ai dipendenti di Vitra che si occupano delle api del campus e a coloro che partecipano alla creazione di un orto nelle immediate vicinanze. La struttura prevede anche posti a sedere all’esterno e una fontanella per annaffiare le piante, pulire stivali e attrezzi. Inoltre, è dotata di un belvedere che offrirà ai visitatori una vista panoramica a 360 gradi sull’Oudolf Garten (qui), sull’Umbrella House (qui) e sul resto del Vitra Campus.
Vitra Tane Garden House Studies.
La Tane Garden House si aggiunge ad altre importanti opere di architetti di discendenza giapponese presenti nel campus, come l’Umbrella House di Kazuo Shinohara, il Conference Pavilion di Tadao Ando e il Factory Building di SANAA.
A conferma dell’importanza di questo progetto, nell’autunno di quest’anno, presso la Vitra Design Museum Gallery, verrà allestita una mostra speciale dedicata al lavoro di Tsuyoshi Tane e al suo progetto per la Garden House. Sarà un’occasione unica per conoscere meglio il progettista giapponese e per apprezzare l’approccio innovativo e sostenibile da lui adottato.