A Lubiana (Slovenia), nel mese di maggio, il Fondo dell’architetto Jože Plečnik (Sklad arhitekta Jožeta Plečnika), ha annunciato i vincitori dei premi annuali intitolati al celebre architetto sloveno. I premi Plečnik (Plečnikove nagrade) sottolineano il significato dell’eredità architettonica di Plečnik come elemento di riconoscimento e identità culturale dell’architettura slovena costituendo il massimo riconoscimento pubblico per le creazioni di eccellenza nel campo dell’architettura, dell’urbanistica, del paesaggio, dell’arredamento d’interni e per le pubblicazioni che trattano tali tematiche.
Matjaž Bolčina, Ernest Milčinović, Jan Žonta – ARP studio, Biblioteca aperta della Scuola elementare Vič, Lubiana. Foto: Ana Skobe. Premio Plečnik 2023.
I premi sono stati istituiti nel 1973, su iniziativa del collettivo di lavoro Ambientiz Ljubljana, per celebrare il centenario della nascita di Jože Plečnik (1872-1957) e includono il Premio Plečnik, al quale, nel corso degli anni, si sono aggiunti la Medaglia Plečnik (dal 1982) e, infine (dal 1985), un Riconoscimento per gli studenti. Attualmente i premi sono suddivisi in cinque categorie: realizzazione architettonica di maggiori dimensioni (za arhitekturno realizacijo večjega merila); realizzazione architettonica su piccola scala (za arhitekturno realizacijo manjšega merila); spazio pubblico (za javni prostor); pubblicistica specializzata (za strokovno publicistiko); arricchimento della cultura spaziale (za bogatitev prostorske kulture).
Matjaž Bolčina, Ernest Milčinović e Jan Žonta – ARP studio, Biblioteca aperta della Scuola elementare Vič, Lubiana. Foto: Tadej Bolta. Premio Plečnik 2023.
La cerimonia di premiazione per l’edizione 2023 dei premi Plečnik si è tenuta presso il giardino della Casa di Plečnik (Plečnikova hiša), la casa-museo di via Karunova 4, a Lubiana, dove l’architetto sloveno visse e lavorò a partire dal 1921, anno del suo ritorno da Vienna.
La giuria, composta da Aljoša Dekleva (presidente), Matej Kučina, Meta Kutin, Anja Planišček e Špela Spanžel ha assegnato complessivamente un Premio Plečnik, tre Medaglie Plečnik e due borse di studio per studenti.
Matjaž Bolčina, Ernest Milčinović e Jan Žonta – ARP studio, Biblioteca aperta della Scuola elementare Vič, Lubiana. Foto: Tadej Bolta. Premio Plečnik 2023.
Il Premio Plečnik 2023 è stato conferito, categoria delle realizzazioni architettoniche su piccola scala, alla Biblioteca aperta della Scuola elementare Vič (Odprta knjižnica v Osnovni šoli Vič) a Lubiana, opera di Matjaž Bolčina, Ernest Milčinović e Jan Žonta – ARP studio.
Secondo le motivazioni della giuria: “La creazione di uno ‘spazio nello spazio’ risponde alla dinamica dell’organizzazione degli spazi della scuola, che sono disposti lungo un corridoio centrale e convergono in un atrio comune, e segue il ritmo della giornata scolastica, determinato dalla sequenza di orari, pause e attività. La collocazione della biblioteca nel piccolo atrio della scuola esistente, che non ha né soffitto né pareti, con porte aperte, incoraggia il (co)passaggio tra i libri, abbandona il silenzio della lettura e diventa uno spazio polifunzionale accessibile per la socializzazione e l’apprendimento”.
Jure Hrovat, Ana Kreč, Katja Paternoster – SVET VMES con Darja Matjašec, Nejc Florjanc, Katja Mali – Kolektiv Tektonika, Asilo, Kočevje, unità Čebelica. Foto: Ana Skobe. Medaglia Plečnik 2023.
La Medaglia Plečnik, categoria delle realizzazioni architettoniche di maggiori dimensioni, è stata attribuita all’opera Asilo Kočevje, unità Čebelica (Vrtec Kočevje, enota Čebelica), situata a Kočevje, progetto architettonico di Jure Hrovat, Ana Kreč, Katja Paternoster – SVET VMES con Darja Matjašec, Nejc Florjanc, Katja Mali – Kolektiv Tektonika, progetto del paesaggio.
“I collegamenti visivi tra l’interno e l’ambiente circostante mettono i bambini di fronte alla banalità dell’ambiente quotidiano, ma allo stesso tempo danno loro un senso di inclusione nella comunità più ampia. I bambini abbracciano il mondo esterno mentre danno forma al proprio: il senso di comunità rafforza la responsabilità sociale fin dalla più tenera età e incoraggia i bambini a diventare membri attivi e impegnati della comunità”, si legge dalle motivazioni della giuria.
Collettivo multidisciplinare Krater – Gaja Mežnarić Osole, Andrej Koruza, Danica Sretenović, Rok Oblak, Primož Turnšek, Sebastjan Kovač, Anamari Hrup, Eva Jera Hanžek, Amadeja Smrekar, Altan Jurca Avci e l’associazione Prostorož, Cratere, tipologia della natura selvaggia urbana, Bežigrad, Lubiana. Foto: Amadeja Smrekar. Medaglia Plečnik 2023.
La seconda Medaglia Plečnik, categoria degli spazi pubblici, è stata assegnata al progetto “Cratere, tipologia della natura selvaggia urbana” (Krater, tipologija mestne divjine), Bežigrad, Lubiana. Gli autori del Collettivo multidisciplinare Krater – Gaja Mežnarić Osole, Andrej Koruza, Danica Sretenović, Rok Oblak, Primož Turnšek, Sebastjan Kovač, Anamari Hrup, Eva Jera Hanžek, Amadeja Smrekar, Altan Jurca Avci e l’associazione Prostorož – “non solo creano un nuovo spazio pubblico in un cantiere abbandonato, ma aprono anche possibilità inventive per la produzione di spazi e contenuti in un momento in cui i processi urbani ed ecologici sono guidati più dal capitale che da interessi pubblici deliberati”.
Blaž Babnik Romaniuk, Martina Malešič, Rastko Pečar, Asta Vrečko, Anja Delbello, Aljaž Vesel, Nuša Jurkovič, Samo Kralj, Vid Hajnšek, Jana Jocif, Insieme in comunità: settant’anni di case cooperative come infrastruttura sociale, 17. Mostra internazionale di Architettura, Venezia. Foto: Janez Marolt. Medaglia Plečnik 2023.
La terza Medaglia Plečnik, categoria dell’arricchimento della cultura spaziale, è stata attribuita al progetto “Insieme in comunità: settant’anni di case cooperative come infrastruttura sociale” (Skupno v skupnosti: Sedemdeset let zadružnih domov kot družbene infrastrukture), sviluppato sotto forma di un allestimento del Padiglione sloveno alla 17. Mostra internazionale di Architettura a Venezia, nel 2021, nonché di un libro e di alcuni eventi correlati. Gli autori e i curatori del padiglione, del progetto di ricerca, della mostra e del libro sono Blaž Babnik Romaniuk, Martina Malešič, Rastko Pečar, Asta Vrečko, Anja Delbello, Aljaž Vesel, Nuša Jurkovič, Samo Kralj, Vid Hajnšek e Jana Jocif.
Lenart Piano, tesi di laurea magistrale “Possiamo costruire diversamente? Progettazione concettuale della fabbrica di cemento di canapa a Šmatevž vicino a Gomilsko”. Borsa di studio.
La quarta Medaglia, per la pubblicistica specializzata, non è stata conferita, mentre, invece, due borse di studio del Fondo Plečnik sono state assegnate agli studenti: a Sebastjan Cvelbar, per la sua tesi di laurea magistrale “Progettazione concettuale dello spazio economico / legislativo e design della Città Potemkin di Lubiana (Idejne presnove ekonomsko/zakonodajnega prostora in zasnova potemkinovega mesta na mestu Ljubljana); a Lenart Piano, per la sua tesi di laurea magistrale “Possiamo costruire diversamente? Progettazione concettuale della fabbrica di cemento di canapa a Šmatevž vicino a Gomilsko” (Ali lahko gradimo drugače? Idejna zasnova tovarne konopljinega betona v Šmatevžu pri Gomilskem).
Le opere premiate sono state esposte in mostre presso la Casa di Plečnik e la Galerija Dessa di Lubiana e sono state anche protagoniste di altri eventi paralleli, tra cui tavole rotonde e conferenze; inoltre, sono state raccolte in un film-documentario di 24 minuti, realizzato appositamente per l’occasione dal regista Dominik Mencej e dal direttore della fotografia Rok Kajzer Nagode.