Architettura delle Relazioni – LetteraVentidue, 2023 – è un prodotto editoriale generoso nel formato e nelle possibilità di fruizione.
Gli autori Dario Costi e Simona Melli ripercorrono venti anni di esperienza progettuale porgendo ai lettori un volume doppio in cui la ricognizione teorica raccolta nel prezioso libricino “note”, che investiga le radici e le ragioni del modus operandi dello studio MC2, è letteralmente incastrata nel volume che raccoglie la sequenza di ventinove progetti raccontati in ordine cronologico dal 2001 al 2021 che si muovono tra diverse scale dell’architettura, categorie di intervento consolidate o impreviste, usi atavici o neonati.
MC2, Sale Civiche e housing sociale per il quartiere San Rocco a Borgotaro (2010-18), per Comune di Borgotaro. Progetto strutturale e impiantistico Giuseppe Stefanini, collaborazione alla DLL Giacomo Boraschi. Realizzazione Valtaro Edil. Fotografie Carlo Gardini.
Allestimenti di spazi in edifici storici, nuovi edifici in quartieri periurbani, case isolate in paesaggi arcadici, spazi pubblici in aree residuali, prodotti di design documentano la fertilità di un esercizio critico che ha saputo cogliere nelle domande progettuali l’opportunità di rifondare continuamente il ruolo dell’architetto e testare le possibilità di agire dell’architettura nei contesti contemporanei senza cedere a soluzioni precostituite.
MC2, Piazza delle scuole a Barriera Bixio (2009-12), per Provincia di Parma. Progetto strutturale Marco Pedrini, progetto impianti meccanici ed elettrici Bruno Guerci. Realizzazione Impresa Bocelli. Fotografie Carlo Gardini.
Il racconto dei progetti, attraverso disegni chiari e fotografie nitide che evidenziano a diverse scale le modalità attraverso cui il progetto assume la responsabilità di riscrivere i contesti, è intervallato da saggi proposti in forma di intervista che mettono a fuoco temi tanto specifici quanto trasversali: il Museo nel dialogo con Francesco Collotti, la Città nel confronto con Giovanni Leone, la Casa nella conversazione con Daniela Bianchi, la Rigenerazione attraverso le attività di Giovanna Gregori; l’Arte nelle esplorazioni con Didi Bozzini.
Casa nei tre paesaggi (2011-2015), per committente privato. Progetto strutturale Marco Pedrini, consulenza paesaggistica Vera Busutti e Luisa Rinaldi Ceroni BScape, progetto e realizzazione giardino Marsigli LAB. Realizzazione TER Costruzioni. Fotografie Jacopo Ferrari.
Da questo composito itinerario derivano argomentazioni che supportano tutti i progetti indipendentemente da scale, usi, categorie di trasformazioni.
Comprendiamo il ruolo evocativo cui mirano le spazialità consapevoli nella volontà di essere al tempo stesso tavole della memoria e volani di relazioni, sintesi delle peculiarità un territorio e sua stessa cura. Apprezziamo il valore dello spazio tra le cose che diviene cassa di risonanza tra tempi oggetti luoghi.
MC2, Ampliamento scolastico e palestra polifuzionale a Varano de Melegari, per Comune di Varano de Melegari. Scuola: progetto strutturale Stefano Parisi, progetto impianti elettrici Gianluca Meli, progetto impianti meccanici Massimo Bocchi. Realizzazione Impresa SGC. Palestra (2007-2014): progetto strutturale Marco Pedrini, progetto impianti elettrici Studio Rainieri, progetto impianti meccanici Massimo Bocchi. Realizzazione Impresa Allodi. Fotografie Carlo Gardini.
I progetti sono impostati come “ancoraggi geografici” capaci di reagire al fenomeno di marginalizzazione dei centri storici o di ribadire la centralità delle periferie attraverso il rilievo delle qualità diffuse, la valorizzazione del patrimonio infra-ordinario, l’evidenziazione di trame stratificate, la rielaborazione di assetti tipologici.
MC2, Oggetti urbani a reazione poetica (2021) per Fondazione Cariparma con Paolo Mezzadri di Metalli Filati. Fotografie Carlo Gardini.
Visione consapevolezza strategia competenza: emerge con chiarezza da un lato la necessità di allargare il campo della conoscenza superando barriere disciplinari e ponendo al centro la questione sociale, dall’altro l’esigenza di approfondire le conoscenze specifiche.
I dettagli architettonici riportati tra le pagine ribadiscono il valore di una ricerca che non demanda gli aspetti tecnici del mestiere ad altri ma che proprio da questi trae lo spunto per riconsiderare la struttura delle relazioni tra le diverse scale.
MC2, Piccolo polo didattico a Compiano (2012-2014), per Comune di Compiano. Progetto strutturale Marco Pedrini, progetto impianti elettrici Studio Rainieri, progetto impianti meccanici Massimo Bocchi. Realizzazione Impresa Grenti. Fotografie Carlo Gardini.
Nel libricino Note, tutti i sottointesi sono svelati. Pazientemente viene ricostruito un preciso contesto culturale cosicché le piccole pagine appaiono come un rifugio da cui ripartire per i coetanei di Costi e Melli e costituiscono un dono per le generazioni più giovani che non hanno vissuto direttamente le conquiste maturate dai maestri del dopoguerra e difficilmente le hanno studiate.
MC2, Casa galleria e studio MC2 (2010-21). Progetto strutturale Marco Pedrini, progetto impianti meccanici Massimo Bocchi. Realizzazione Impresa SGC. Fotografie Carlo Gardini.
Tra le figure apparentemente distanti di Pasquale Culotta e Giancarlo de Carlo e un coro che va da Rogers a Gregotti, Rossi, Grassi, Semerani, fino a Enzo Paci, affiora viva un’architettura figlia di Tema e Luogo, che riconosce nel territorio il proprio riferimento strutturale, pregna di significato solo quando si fa interprete di un impegno civile. Un’architettura che sa nutrirsi di Filosofia, Arte, Neuroscienza, Sociologia senza timore di snaturarsi ed anzi traendo da queste discipline un carattere distintivo. Un’architettura che elige lo spazio tra le cose ad ambito privilegiato per esprimere lo spessore dell’epoca di transizione che stiamo attraversando.
MC2, Origami / concetto spaziale (2021), per Metalli Filati con Paolo Mezzadri. Fotografie Paolo Mezzadri.
Un semplice e complesso origami metallico chiude la carrellata di progetti dello studio MC2 rappresentando l’esito di una ricerca di riduzione figurativa lunga venti anni.
Le precise pieghe che muovono il foglio regolare assurgono a chiave di lettura di un approccio al progetto architettonico capace di coniugare l’ascolto delle specificità dei contesti con esigenze evidenti e aspirazioni nascoste di chi vive l’architettura. Piegare come tessere relazioni, dunque, essere disponibile ad ascoltare, legittimare, valutare le ragioni dell’“altro” strutturando direzionalità di dialogo.
La piega diventa figura quando dilata gli imbotti delle bucature di facciata a cercare paesaggi e luci, o acuisce gli angoli per tracciare direttrici ma più sottilmente la piega è disponibilità a rinunciare a idee prestabilite per sondare soluzioni adeguate e risonanti.
MC2, Calce bianca, fossa verde, Murgia rossa. Istallazioni sui paesaggi di Spinazzola (2021), per Comune di Spinazzola con Simone Racheli. Fotografie Pierangelo Laterza.