Le pergole e i gazebi in ferro sono elementi ricorrenti nei giardini del Lago di Como. La loro proposizione è legata alla costruzione delle ville e dei loro giardini. Ogni epoca ha avuto una sua versione stilistica. La realizzazione dei manufatti in ferro ha avuto la sua diffusione alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento. Non solo in Italia ma soprattutto in Europa.
A dare una grande spinta all’uso di elementi metallici nelle nuove costruzioni è il neogotico inglese che utilizza questa tecnica per rendere ancora più esili i sostegni strutturali degli edifici.
© Nunzio Dego e Giusi Rabotti.
In Inghilterra viene costruito nel 1851 il Crystal Palace: la sede dell’Esposizione universale in stile vittoriano realizzata completamente in ferro e vetro. Contemporaneamente in Francia l’architetto Henri Labrouste realizza a Parigi due importanti biblioteche (Biblioteca Sainte-Geneviève e Biblioteca Nazionale) utilizzando colonne in ferro per sostenere le grandi luci delle sale di lettura.
In tutte queste opere gli elementi architettonici come le colonne in ferro mantengono la loro identità e riconoscibilità rispetto alla definizione della colonna classica.
© Nunzio Dego e Giusi Rabotti.
Il procedimento utilizzato per progettare il nuovo pergolato riprende la definizione delle colonne in ferro e ghisa così come era utilizzata nell’Ottocento.
Il progetto attua sulle colonne un processo di semplificazione e stilizzazione, secondo un linguaggio contemporaneo, per arrivare a riproporre gli elementi essenziali e riconoscibili della colonna come la base, il fusto e il capitello.
La colonna non viene trattata come un sostegno puramente tecnico ma attraverso un processo di stilizzazione esprime i contenuti architettonici che le sono propri.
Una realizzazione esemplare presa a riferimento è il dettaglio della colonna della Neue Nationalgalerie di Berlino progettata da Mies van der Rohe nel 1962.