Il 22 novembre apre al pubblico, presso l’Architekturzentrum di Vienna, una grande esposizione antologica dedicata all’opera dell’architetta americana Denise Scott Brown, intitolata Downtown Denise Scott Brown.
Insignita nel mese di settembre della Soane Medal (leggi qui) – il prestigioso premio istituito dal Sir John Soane’s Museum di Londra –, la Scott Brown ha influenzato in modo significativo il mondo dell’architettura con il suo lavoro nel campo della teoria e della progettazione.
Exhibition sketch for the Az W, Jeremy Tenenbaum with Denise Scott Brown. Image: Jeremy Tenenbaum with Denise Scott Brown.
La mostra viennese, “la prima grande mostra personale al mondo”, si prefigge l’obiettivo di restituirci un quadro esaustivo dell’universo di questa Grande Dame dell’architettura mondiale, a partire dalla sua infanzia africana (è nata a Nkana, con il cognome Lakofski, nel 1931), attraverso i lunghi viaggi di studio in tutto il mondo, i suoi celebri progetti fotografici, le numerose opere di architettura, costruite o rimaste su carta (firmate in gran parte insieme al recentemente scomparso Robert Venturi, suo marito e architetto, con il quale ha condiviso un lungo periodo di vita coniugale e professionale), e i numerosi lavori di ricerca, tra cui spicca, per la sua attualità, il volume Learning from Las Vegas (1972, con R. Venturi e S. Izenour).
The parallel elements of the Provincial Capitol Building in Toulouse, realised by VSBA in 1999, form a “civic street”. Image: Matt Wargo.
Il concept e l’allestimento della mostra, visitabile fino al 18 marzo 2019, sono di Jeremy Tenenbaum e Denise Scott Brown; i curatori dell’esposizione sono Angelika Fitz e Katharina Ritter.