Il Centro Culturale di Grandola e la Facoltà di Architettura di Tournai sono architetture singolari: volumi bianchi che esibiscono spazi. Il bianco che li fa spiccare con tanta forza non è però silenzioso: la rinuncia alla ricchezza dei materiali o ai virtuosismi strutturali è infatti un modo per dichiarare a gran voce quale sia la natura profonda dell’Architettura.
Aires Mateus Asociados, Facoltà di Architettura dell’Université Catholique di Louvain, Tournai, 2014-17. Photo: Tim Van De Velde.
A Grandola e Tournai il volume che colma gli interstizi tra gli edifici esistenti è stato scavato per ricavare al suo interno – come nei muri dei castelli scozzesi – figure dotate di grande forza evocativa. Queste “sottrazioni di volume” sono veri e propri dispositivi grazie ai quali il progetto intesse relazioni con l’intorno; grazie a loro gli spazi del progetto e quelli della città divengono una cosa sola.
Aires Mateus Asociados, Centro de Convivio, Grandola, 2011-16. Photo: Nelson Garrido.
La trama urbana non si arresta sulla soglia dell’istituzione, al suo interno lo spazio si comprime e si dilata come nell’intrico di piazze e vicoli della città storica. Una complessità spaziale dove la luce guida o fa indugiare il visitatore tra accidenti spaziali di ogni sorta. Come a Losanna, dove la piazza si insinua nel volume del museo.
Aires Mateus Asociados, Concorso per il nuovo polo museale, Lausanne, 2015.
È facile riconoscere il filo di una ricerca che appassiona da anni Francisco e Manuel Aires Mateus. Una ricerca che, come testimonia la loro installazione per la Biennale di Architettura di Venezia del 2016, si concentra sul disegno del vuoto e sulla possibilità di renderlo monumentale grazie all’invenzione di luoghi inattesi e alla difficoltà di percepirne le dimensioni reali.
Aires Mateus Asociados, Casa ad Alcobaça, 2007-11. Photo: Fernando Guerra | FG+SG.
Occasione per sperimentare lo spazio che rompe ogni limite dell’intervento facendo interagire geometria e contesto, sono stati spesso interventi di piccole dimensioni, come dimostrano la casa di Alenquer, o quella più recente per Alcobaça.
Anche per questo Manuel Aires Mateus è stato scelto per impostare la riqualificazione del centro di Manzano (Udine). Nel pomeriggio del 28 novembre sarà al Castello di Udine per illustrare questi temi e in serata presenterà a Manzano il progetto per il centro del capoluogo.