Il volume si apre con la presentazione della James-Simon Galerie di Berlino, sull’isola dei Musei, di David Chipperfield, l’architetto che ha vinto il DAM Prize for Architecture in Germany 2020 per la seconda volta, dopo il 2010, con il Neues Museum.
Dopo la presentazione degli altri quattro progetti finalisti, la prefazione (scritta dai curatori, studiosi di architettura, legati al DAM – Deutschen Architekturmuseum), riassume le motivazioni che hanno portato alla scelta delle varie opere.
Per il premio, un comitato consultivo di esperti (Christina Budde, Christoph Hesse, Nicole Heptner, Anne Kaestle, Friederike Meyer, Manfred Ortner, Stephan Schütz, Dijane Slavic, Peter Cachola Narrow, Yorck Forester, Christina Graewe) ha preso in esame circa 180 edifici e ne ha selezionati 26, fra cui i cinque destinati alla classifica finale.
Non meno di 16 delle opere in elenco sono complessi residenziali, o a funzione mista, cosa che ha evidenziato il sussistere ancora nel paese la necessità di abitazioni; molte sono poi dedicate alla densificazione e alla rigenerazione urbana.
Nel libro, il saggio di Reiner Nagel, direttore del Bundesstiftung Baukultur (Fondazione Federale della Cultura edilizia), sottolinea come la maggior parte delle opere abbia una localizzazione suburbana e ben cinque di esse siano fabbricati rurali; inoltre, prende in considerazione i difetti del progressivo sviluppo estensivo delle città e auspica il rafforzamento e la diffusione della cultura e dei concorsi di architettura.
Tre opere sono localizzate all’estero: in Albania, Myanmar, Ecuador; riguardo alla prima di queste tre, il volume riporta un’intervista a Peter Wilson, suo autore.
In molte delle realizzazioni selezionate si evidenzia un’attenzione alle forme dell’architettura tradizionale, oltre che una linearità e pulizia delle superfici e dei volumi che manifesta le influenze del razionalismo sull’architettura tedesca contemporanea.
L’appendice, oltre a crediti, indici e notizie sugli autori delle presentazioni, propone un elenco delle esposizioni, dei documenti sull’architettura e dei premi a cui DAM ha contribuito.