L’attività sviluppata negli ultimi anni dal centro di ricerca Istituto di Architettura Montana – IAM all’interno del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino (ricerca scientifica e progettuale, pubblicazioni, convegni, newsletter, ecc.) ha permesso di creare una realtà universitaria (l’unica presente nei paesi comprendenti l’arco alpino) specificatamente dedicata ai temi dell’architettura e del paesaggio costruito montano, che proprio in virtù di ciò raccoglie l’attenzione di diverse realtà e operatori nel campo (dai docenti e ricercatori di altri atenei, non necessariamente solo nel settore dell’architettura, fino agli amministratori e alle comunità locali delle zone montane), configurandosi come un punto di riferimento a livello regionale, nazionale ed internazionale.
“ArchAlp”, n. 1/2018, pagine 108-09.
Per dare la giusta riconoscibilità al vasto bagaglio di competenze acquisite su questi temi, nel 2009 alcuni docenti e ricercatori del dipartimento hanno deciso di far rinascere l’Istituto di Architettura Montana – IAM, in continuità con i temi di ricerca e le attività intraprese già negli anni Cinquanta da alcuni docenti del Politecnico, tra i quali Roberto Gabetti e Carlo Mollino, promotori di numerose iniziative tra le quali i convegni di architettura alpina di Bardonecchia (1952-56) ai quali presero parte importanti figure del dibattito nazionale e internazionale: Albini, Muzio, Belgiojoso, Le Même, Chappis, Pradelle.
“ArchAlp”, n. 1/2018, pagine 16-17.
Il livello di stratificazione delle conoscenze e delle esperienze maturate in questi anni di lavoro ha portato alla nascita di un magazine – di cui sono già usciti 16 numeri – che è diventato oggi “ArchAlp”, una rivista scientifica internazionale che si avvale della collaborazione di un comitato scientifico costituito da figure scientifiche di chiara fama sui temi oggetto della pubblicazione.
La rivista, dal punto di vista scientifico, indaga il tema del progetto, dell’architettura e del paesaggio costruito in ambiente alpino quale ambito in cui convergono le tematiche della qualità architettonica ed energetica del costruito, dell’heritage, dell’urbanistica, dello sviluppo tecnologico sostenibile, della salvaguardia ambientale, della valorizzazione turistica, delle infrastrutture, della valorizzazione delle risorse storiche, culturali e sociali della montagna, prestando particolare attenzione alla contemporaneità e alla storia della modernità novecentesca.
“ArchAlp”, n. 1/2018, pagine 116-17.
La rivista è caratterizzata da numeri monografici incentrati su tematiche emergenti e di valenza internazionale nell’ambito del dibattito sui temi sopracitati, con alternanza di uscite alcune a carattere storico-critico e altre dedicate alle tematiche contemporanee di natura progettuale.
Con il numero inaugurale della nuova serie, uscito il 13 dicembre del 2018, si è cercato – a partire da analisi e interpretazioni a base regionale – di elaborare una riflessione sui caratteri della produzione architettonica contemporanea nel territorio alpino europeo.
“ArchAlp”, n. 1/2018, pagine 152-53.
È stato così proposto uno sguardo panoramico attraverso architetture, progetti, processi che, a partire da una lettura comparata, mette a fuoco continuità e differenze nella “cultura del costruire” tra le diverse aree alpine.
Un aspetto fondamentale della rivista è costituito dall’apparato iconografico. In particolare si è ritenuto importante costruire una narrazione fatta con progetti di architettura contemporanea ritenuti emblematici e significativi per raccontare la produzione architettonica di qualità dello spazio regionale.
In questo modo si è dato vita attraverso le immagini di architettura a un racconto parallelo che accompagna i contenuti teorico-critici sviluppati invece con il testo.
Il nuovo numero è consultabile gratuitamente sul sito dell’IAM (qui) dove è possibile anche acquistare la copia cartacea.
La redazione di ArchAlp, Antonio De Rossi, Roberto Dini, Stefano Girodo