Si inaugura il 28 gennaio, presso la Galleria Dessa, a Lubiana, un’importante esposizione dedicata all’architettura alpina costruita in Slovenia nel decennio 2008-18.

Dans arhitekti, Bicycle and Footbridge over River Sava at Danica Camp. Photo: Miran Kambič.
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La rassegna Slovenska alpska arhitektura / Slovene Alpine Architecture 2008–2018 presenta complessivamente 30 opere di architettura – selezionate da Bernardo Bader, insieme alle tre curatrici Kristina Dešman, Maja Ivanič, Špela Nardoni Kovač – suddivise in cinque categorie tematiche: open space; strutture per lo sport; bivacchi e strutture turistiche, edifici pubblici; case: abitazione e tempo libero.

OFIS arhitekti, Winter Shelter on Kanin Mountain. Photo: Janez Martinčič.
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Quello che emerge con evidenza dalla mostra è il gran numero di architetture di qualità realizzate, capaci di stabilire un rapporto di armonia e convivenza con il territorio alpino in cui sorgono (definito dalla “Convenzione delle Alpi”), corrispondente a circa un terzo dell’intera superficie del Paese.

Biro STVAR, Planica Nordic Centre: Central Facility for Cross-country Skiing and Service Buildings. Photo: Miran Kambič.
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Oltre agli esempi “classici” di volumi progettati per il turismo e per l’esercizio di sport alpini, vi è una serie di altri edifici adibiti in prevalenza a uso pubblico, comunitario e infrastrutturale, ma anche privato, quali musei, centri amministrativi, ponti ciclopedonali, memoriali, case uni e plurifamiliari, che, attraverso una generale unitarietà stilistica, contribuiscono in maniera attiva a conferire l’identità “alpina” contemporanea a tutta la regione.

Premica, Renovation of the Bivouac by Zasavje Hut at Prehodavci. Photo: Anže Čokl.
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Così, insieme ai bivacchi di alta montagna e agli impianti sportivi di Planica, troviamo piccole piazze urbane in collina, interventi relativamente distanti, ma tutti “alpini”, realizzati non più soltanto in legno, ma anche in concomitanza con altri materiali meno ortodossi, come il cemento, il metallo e il vetro.

Ravnikar Potokar arhitekturni biro, Square under the Castle and Playground Zamorc. Photo: Virginia Vrecl.
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