Inaugurata nel mese di maggio, è in corso in Portogallo, presso la Casa da Arquitectura di Matosinhos, una vasta e interessante retrospettiva sulla partecipazione portoghese nei 46 anni di rappresentanza nazionale alla Biennale Architettura di Venezia, dal 1975 ai giorni nostri.

Vista della mostra Radar Veneza. Photo: Ivo Tavares Studio.

Intitolata Radar Veneza. Arquitetos Portogueses na Bienal / Portuguese Architects in the Biennale 1975-2021, la mostra, curata da Alexandra Areia e Joaquim Moreno, è il risultato di una proficua collaborazione tra il Ministero della Cultura portoghese – Direzione Generale per le Arti (DGArtes) e la Casa da Arquitectura – Centro portoghese per l’architettura. La gran parte del materiale esposto in rassegna fa parte della collezione di partecipazioni portoghesi alla Biennale di Venezia, depositata dalla DGArtes presso la Casa da Arquitectura. Invece, il periodo temporale prescelto, 1975-2021, indica la volontà di raccogliere soltanto le architetture prodotte in un clima culturale e politico democratico (avvenuto in seguito al colpo di stato militare del 25 aprile 1974).

Video Making-of Expo Radar Veneza.

Per molti versi, Radar Veneza può rappresentare per il pubblico portoghese una rassegna di carattere introspettivo, un’analisi critica sulla produzione architettonica del Paese, sulla sua evoluzione storico-teorica e sui diversi modi in cui è stata presentata all’“estero” attraverso le partecipazioni alle Mostre di Architettura veneziane, le più grandi manifestazioni internazionali dedicate all’architettura.
Allo stesso modo, la mostra, e il suo relativo catalogo, costituisce un prezioso documento, una specie di radiografia sull’architettura portoghese in generale e sul suo cospicuo apporto critico nel panorama progettuale internazionale. Si tratta di una “storia”, ricca di particolari e numerose sfaccettature, il cui significato, in molti casi, comincia a essere compreso solo ora.

Competition entry Il progetto Venezia – Ponte dell’Academia, 1985 ©Eduardo Souto de Moura / Arquivo Casa da Arquitectura.

Radar Veneza presenta 120 immagini, che illustrano la cronologia delle partecipazioni portoghesi alla Biennale Architettura (quasi 30 quelle nazionali e 10 quelle agli eventi collaterali), corredate da ben 32 interviste video (la storia “orale”) ad alcuni dei maggiori protagonisti, tra cui Álvaro Siza Vieira, Francesco Dal Co, Eduardo Souto de Moura, Francisco Aires Mateus, Inês Lobo, João Nunes, Luís Tavares Pereira, Roberto Cremascoli e altri.

Installation Metaflux, 2004 ©Adriana Freire.

Il programma parallelo della mostra prevede, per ora, almeno tre dibattiti, in uno dei quali verrà presentato il volume-catalogo di 392 pagine che accompagna l’esposizione: contenente i saggi dei due curatori e di Léa-Catherine Szacka, insieme alle 32 interviste trascritte, ai 24 disegni dei 24 oggetti-grandi modelli esposti e, infine, a una timeline, la linea temporale panoramica delle più importanti trasformazioni avvenute tra il 1975 e il 2021, capaci di comunicare nuove idee e offrire spunti ai progettisti coinvolti.