Nell’ambito della manifestazione Mantovarchitettura 2023, è in corso, presso la ex chiesa Madonna della Vittoria di Mantova – fatta edificare da Francesco II Gonzaga nel 1496 per commemorare la vittoria di Fornovo e che conteneva la celebre pala d’altare Madonna della Vittoria, attualmente al Louvre –, la mostra Architetture d’acqua / 2023.
Nata come un’iniziativa promossa dal Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano e dalla Cattedra UNESCO in Pianificazione e Tutela Architettonica nelle Città Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la rassegna, curata da Federico Bucci ed Elena Fioretto, presenta progetti e ricerche realizzate da docenti e studenti del Politecnico che hanno come denominatore comune la presenza dell’acqua e il territorio su cui intervengono: una vasta area compresa tra la Lombardia e il Veneto, tra il lago di Garda e i corsi dei fiumi Po e Mincio, “contraddistinta da ritmi, spazialità e caratteri chiari e precisi, in cui le diverse questioni di ordine architettonico e ambientale, sociale e infrastrutturale, si dispongono storicamente entro un virtuoso sistema di relazioni con il contesto”.
Marco Introini, dalla serie “Parco del Mincio”, 2014. ©Marco Introini.
Gli otto progetti sviluppati, che fanno parte di un corpus scientifico itinerante presentato l’anno scorso al Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (qui), sono:
– Arrivare all’acqua: nuove spiagge per un turismo ecosostenibile, di Andrea Adami e Carlo Peraboni;
– Il Ponte e il Fiume. Limiti e soglie, tra antico e nuovo, sui territori di Valeggio sul Mincio, di Barbara Bogoni e Nora Lombardini;
– Trame d’acqua. Narrazioni di paesaggi e di comunità, di Carlo Peraboni;
– Abitare le Valli del Mincio. Economie, società e territorio a Rodigo e Rivalta, di Andrea Di Giovanni;
– Mantova e l’acqua / Mantova dall’acqua. Il limite come opportunità, di Massimo Ferrari e Claudia Tinazzi;
– I fantasmi del territorio. Riconnettere il serraglio mantovano, di Angelo Lorenzi e Carlo Togliani;
– San Benedetto Po. Il progetto dell’area golenale del Po per la riconnessione dell’acqua alla terra, di Andrew Berman, Luca Cardani e Angelo Lorenzi;
– Per un Atlante dei paesaggi dell’Orizzonte Zero. Ecotoni perduti e ritrovati, di Marco Borsotti, Christian Campanella, Luigi Fregonese e Luigi Spinelli.
I lavori presentati sono coadiuvati da una ricerca fotografica, rigorosamente in bianco e nero, realizzata con usuale maestria da Marco Introini che ci restituisce l’“atmosfera” di questi siti affascinanti e, per molti versi, non ancora adeguatamente esplorati, né “sfruttati”, nel senso migliore del termine, per le loro caratteristiche intrinseche di potenziali aree di sviluppo sociale e culturale.
Veduta della mostra. Foto: ©weArch.
Le proposte progettuali illustrate in mostra paiono tutte molto interessanti, anche se, in verità, è difficile capire fino in fondo quanto realisticamente siano attuabili, ma questo compito dovrebbe spettare alle diverse amministrazioni e istituzioni coinvolte, quali la Provincia di Mantova, i Comuni di Bagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Curtatone, Mantova, Marmirolo, Peschiera del Garda, Rodigo, Roncoferraro, Roverbella, San Benedetto Po, Sermide e Felonica, Valeggio sul Mincio, oltre che il Museo Civico Polironiano e l’Associazione Amici del Palazzo Te e dei Musei Mantovani.
Mappa d’insieme. Foto: ©weArch.