Si è inaugurata oggi, presso la PSA – Power Station of Art di Shanghai, una suggestiva rassegna antologica dedicata all’opera progettuale di Jean Nouvel, vincitore, tra l’altro, del Premio Pritzker nel 2008. Intitolata Jean Nouvel, in my head, in my eye… belonging… (Jean Nouvel, nella mia testa, nei miei occhi… appartenenza…), la mostra presenta al pubblico sei rilevanti realizzazioni (tra le oltre 200 costruite nel mondo) dell’architetto francese e fa da sfondo al suo debutto cinematografico, con un film dalla durata di tre ore e mezzo.
Si tratta anche della prima esposizione personale in Cina di Nouvel, che, per l’occasione, ha trasformato la sala espositiva della PSA in uno spazio magico definito dal gioco di luci e ombre, importanti elementi architettonici utilizzati spesso nelle sue opere.
Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris, France, 1991-94. Photo Credit: Jean Nouvel, Emmanuel Cattani & Associés / ADAGP . Photo: Luc Boegly.
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Impostata perché costituisca “una ribellione contro l’ortodossia (in architettura)”, la rassegna illustra sei opere ritenute particolarmente significanti: Lucerne Culture and Convention Center; Tête Défense; Tour Sans Fins; Fondation Cartier pour l’art Contemporain di Parigi; Galeries Lafayette di Berlino; 53W53 di New York.
La Marseillaise Tower, Marseille, France, 2006-2018 . Photo Credit: (Client) Constructa and (Architect) Ateliers Jean Nouvel. Photo: Jérôme Cabanel.
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Il film, invece, presenta oltre 100 progetti realizzati da Nouvel in tutto il mondo e, attraverso scatti poetici e montaggi accompagnati dalla narrazione onirica dell’architetto, riflette la sua carriera architettonica e il modo di progettare, oltre a consentirgli di realizzare il suo “sogno di dirigere”. Infatti, l’architetto francese ha spesso affermato che il ruolo di progettista e regista sono simili e che “il processo di creazione di un edificio è come girare un film”.
Tour de verre 53W53 (Rendering), New York, USA, 2007- . Photo Credit: Ateliers Jean Nouvel.
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La mostra, che rimarrà aperta fino al 1° marzo 2020, è stata realizzata dalla Power Station of Art di Shanghai – il primo museo statale cinese dedicato all’arte contemporanea e sede della Biennale di Shanghai – con la Fondation Cartier pour l’art contemporain.
Cifi Xintiandi (Rendering), Shanghai Huangpu District, China, 2014-. Photo Credit: Ateliers Jean Nouvel.
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