Si è svolta a Vienna, all’inizio del mese di giugno, la premiazione dei vincitori dell’undicesima edizione del prestigioso premio internazionale Brick Award. Ideato e organizzato da wienerberger, il più grande produttore al mondo di laterizi, il premio celebra l’innovazione e l’eccellenza nell’architettura in laterizio.

Níall McLaughlin Architects, International Rugby Experience, Limerick, Irlanda, 2019-22. Foto: ©Nick Kane.

Questa edizione del premio, a cadenza biennale, ha visto la partecipazione di 743 candidature provenienti da 54 paesi. Una giuria internazionale ha selezionato 50 opere finaliste e, tra queste, ha scelto cinque vincitori nelle categorie “Sentirsi a casa” (Feeling at Home), “Vivere insieme” (Living together), “Lavorare insieme” (Working together), “Condividere spazi pubblici” (Sharing public spaces) e “Costruire fuori dagli schemi” (Building outside the box), oltre a un vincitore assoluto.

Níall McLaughlin Architects, International Rugby Experience, Limerick, Irlanda, 2019-22. Foto: ©Nick Kane.

La giuria era composta da rinomate architette e architetti: Christelle Avenier (Francia), co-fondatrice di Avenier Cornejo Architectes; Christine Conix (Belgio), co-fondatrice di Conix RDBM Architects; Ingrid van der Heijden (Paesi Bassi), co-fondatrice di CIVIC Architects; Wojciech Malecki (Polonia), fondatore di Maleccy Biuro Projektowe; Boonserm Premthada (Thailandia), fondatrice di Bangkok Project Studio.

Níall McLaughlin Architects, International Rugby Experience, Limerick, Irlanda, 2019-22. Foto: ©Nick Kane.

L’opera International Rugby Experience a Limerick, Irlanda (categoria “Condividere spazi pubblici”), progettata da Níall McLaughlin Architects, è stata proclamata vincitrice assoluta del Brick Award 2024.
Il centro espositivo e per eventi dedicato al rugby, combina un’estetica moderna con riferimenti alle famose chiese di Limerick, integrandosi a perfezione nel contesto urbano e valorizzandolo.

HANGHAR e PALMA, Types of Spaces, Logroño, Spagna, 2021. Foto: ©Luis Diaz Diaz.

I vincitori delle altre quattro categorie sono: The Intermediate House, Asunción, Paraguay, di Equipo de Arquitectura (categoria “Sentirsi a casa”); M 5605, Buenos Aires, Argentina, di Estudio Arqtipo (categoria “Vivere insieme”); Electricity Supply Board of Ireland, Dublino, Irlanda, di Grafton Architects e O’Mahony Pike Architects (categoria “Lavorare insieme”); Types of Spaces, Logroño, Spagna, di HANGHAR e PALMA (categoria “Costruire fuori dagli schemi”).

Estudio Arqtipo, M 5605, Buenos Aires, Argentina, 2020-22. Foto: ©Federico Kulekdjian.

Nel corso della serata, Heimo Scheuch, CEO di wienerberger, ha sottolineato come questi progetti riflettano l’innovazione necessaria per affrontare le sfide odierne: dalla sostenibilità alla riqualificazione degli spazi esistenti.

Equipo de Arquitectura, The Intermediate House, Asunción, Paraguay, 2020-21. Foto: ©Federico Cairoli.

In concomitanza con il premio, wienerberger ha pubblicato il libro BRICK 24, che presenta le 50 opere finaliste e diversi testi di autori internazionali. Il volume celebra l’argilla come materiale da costruzione senza tempo, evidenziandone l’applicazione in architetture innovative e di qualità.

Grafton Architects e O’Mahony Pike Architects, Electricity Supply Board of Ireland, Dublino, Irlanda, 2017-22. Foto: ©Alice Clancy.