Il 25 novembre, Renzo Piano, fondatore e partner dello studio RPBW – Renzo Piano Building Workshop, ha presentato il “Masterplan Bovisa-Goccia”, ovvero, il progetto per il nuovo Campus Nord Politecnico di Milano. L’incontro si è svolto presso il Politecnico di Milano, alla presenza del Rettore Ferruccio Resta, dell’Assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione della Regione Lombardia, Stefano Bolognini e del Sindaco del Comune di Milano, Giuseppe Sala.
Vista prospettica ©RPBW.
L’intervento interessa una superficie di 32 ettari, di proprietà del Comune di Milano (23,4 ettari) e del Politecnico di Milano (9.1 ettari), che amplia così il proprio Campus con la realizzazione di un parco scientifico-polo dell’innovazione con aree dedicate a servizi per gli studenti, per le imprese e per la cittadinanza.
L’inizio dei lavori è previsto per la fine del 2023 e il completamento nel 2026.
Pianta delle coperture ©RPBW.
Presentazione Campus Nord
L’essenza di questo progetto era già scritta in quel luogo. L’idea era già li che non aspettava altro.
Intanto il bosco con quegli alberi maestosi.
Poi le tracce della fabbrica sul terreno, quegli antichi edifici a testimoniare la memoria dei luoghi e il loro DNA.
Gli sheds, i gasometri, tutto invaso e avvolto in una natura rigogliosa che aveva preso il sopravvento.
Questo è quello che abbiamo trovato: il TOPOS.
Quello che noi abbiamo portato è l’idea di un Campus universitario aperto e accessibile, dove Aule e Laboratori del Politecnico si ritrovano fianco a fianco con le Residenze degli studenti, le Scuole Civiche di Milano, i Laboratori di Ricerca e le StartUp.
Un Campus aperto in tutti i sensi: al bosco, alla città e al naturale proseguimento della scuola, cioè alla vita attiva.
E non poteva che essere un progetto energicamente indipendente e ad emissione zero di CO2.
È stata una fabbrica, e una fabbrica resta.
Una fabbrica di idee, piena di luce e immersa nel verde.
Sono 20 nuovi edifici di 4 piani, di 16 metri di altezza, la stessa degli alberi che pianteremo, per un totale di circa 105.000 mq (a cui si aggiungeranno le Scuole Civiche), connessi tra di loro in un mix di funzioni che ne fanno un quartiere vivo a tutte le ore del giorno.
Questi edifici coprono la stessa superficie di terreno che era già occupata dalla fabbrica, anzi meno.
Il bosco resta nella sua integrità, sono 24 ettari senza nessuna strada o volume costruito.
Il trasporto pubblico è assicurato dalle 2 stazioni, Bovisa e Villapizzone, che saranno rinnovate ed interconnesse all’intero Campus.
Questo progetto rappresenta per me il modello di come la rigenerazione urbana debba connettersi al trasporto pubblico, aprirsi ai quartieri, rispettare le preesistenze storiche, assicurare un mix vitale di funzioni.
A questo si aggiunge la poesia del bosco e degli alberi che andranno a insinuarsi tra i nuovi edifici e a creare il tessuto connettivo.
Si prevede un inizio lavori a fine 2023, con completamento del Campus nel 2026. Ci lavoriamo con entusiasmo.
Renzo Piano
Politecnico di Milano, 25 novembre 2022, h. 14
Alcune importanti caratteristiche tecniche
– L’impianto è basato su un sistema di tracciati ortogonali organizzati attorno all’asse pedonale principale, posto a nord dei gasometri;
– L’accessibilità veicolare è minimizzata e resa periferica;
– Sono 20 i nuovi edifici, alti 4 piani e 16 m di altezza, per un totale di circa 105.000 mq;
– Connessioni tra gli edifici in un mix di funzioni che ne fanno un quartiere vivo a tutte le ore del giorno;
– 24 ettari di bosco senza nessuna strada o volume costruito;
Vista prospettica ©RPBW.
– Due stazioni, Bovisa e Villapizzone, saranno rinnovate e interconnesse all’intero Campus e assicureranno il trasporto pubblico;
– A livello della strada tutti gli edifici del Campus Nord saranno “aperti” e permeabili;
– Il campus sarà Zero energy, ovvero, indipendente dal punto di vista energetico, e Zero Carbon non avrà, quindi, emissioni di CO2 in atmosfera durante il suo funzionamento;
– Tutti gli edifici del Campus saranno realizzati con strutture prevalentemente in legno. Gli alberi piantati restituiranno entro trent’anni la massa lignea usata per la costruzione degli edifici.
Foto di Matteo Bergamini ©Lab Immagine Design POLIMI (progettazione, produzione e gestione di prodotti comunicativi) Dipartimento di DESIGN, Politecnico di Milano.