Ritrovare Santa Marta
Il progetto di conservazione, fruizione e valorizzazione realizzato per l’edificio di via S. Marta 20 a Vimercate è il frutto di un concorso a invito voluto dalla Parrocchia di Santo Stefano nel 2017, con l’intento di restituire funzione e vita al piccolo complesso quale nuovo centro di aggregazione culturale.
L’edificio ha subito nei secoli diverse importanti trasformazioni perdendo la sua funzione primaria verso la fine del 1700, una volta demolita l’antica chiesa di Santa Marta.

Foto: Christian Campanella.

Il concorso dettava chiari indirizzi funzionali indicando l’ingresso all’edificio dallo stretto vicolo di via Santa Marta al 20, la riqualificazione dei locali adibiti all’Archivio Plebano, la possibilità di esposizione del materiale conservato (oggetti sacri, paramenti, dipinti, materiale archivistico), la realizzazione di sale conferenze-convegni-riunioni, di uno spazio pausa caffè.

Assonometria.

Il progetto ha perseguito l’intento di conservare e rispettare il più possibile non solo la consistenza fisico-materica del manufatto, ma anche l’essenza della sua conformazione architettonica, distributiva e spaziale, così come ci sono pervenute in seguito alle modifiche subite nel tempo, pur non rinunciando alla volontà di fornire un valore aggiunto all’edificio dovendone variare, secondo indicazioni del concorso, le modalità d’ingresso e di distribuzione fruitiva.

Pianta.

L’intervento
La conferma di funzioni già in essere e la richiesta di inserire nuove sale espositive ha spinto il progetto nella ricerca di nuove soluzioni per garantire indipendenza di accesso, ma anche per ritrovare idealmente l’antico corpo della chiesa di Santa Marta, oggi nascosta tra le pieghe delle trasformazioni.

Foto: Christian Campanella.

Non è ovviamente la ricostruzione di un luogo ormai perduto, ma la volontà di riportarlo alla memoria con semplici interventi in aggiunta, la voglia e la volontà di restituire alla città, ai parrocchiani, ai futuri fruitori quello che sarà un luogo di servizio, di attività culturale e museale, ricco di innovazione, ma anche di recupero di un testo scomparso che possiamo ritrovare solo attraverso, i segni, gli oggetti, la loro visione, la loro lettura, l’ascolto. Storia quindi, cultura, arte, musica e architettura sono i temi che si ritroveranno nella nuova canonica di Santa Marta.

Foto: Christian Campanella.

Le ragioni del progetto affondano nella storia cercando di restituirle senso compiuto, ritrovando idealmente quanto perduto e dimenticato in una ri-narrazione strettamente legata al carattere del luogo, alla sua conformazione, ai segni che si porta incisi sui muri.
L’obiettivo si fonda su un approccio radicalmente conservativo dotato però di una vocazione fruitiva che ostinatamente si è voluta ritrovare quanto e più di un tempo, tramite e per mezzo della nuova progettazione.

Foto: Christian Campanella.

La distribuzione funzionale segue ovviamente le direttive della committenza prende però forma e sostanza per mezzo di piccoli e calibrati interventi in aggiunta che si muovono su un filo conduttore che li accomuna per il materiale prescelto utile a sottolineare l’intervento della nuova architettura che si inserisce nell’edificio in punta di matita.

Foto: Christian Campanella.

Il nuovo centro culturale
Il Nuovo centro di aggregazione culturale Santa Marta, nasce con l’intento di aumentare la visibilità e la frequentazione dell’archivio Plebano, ma anche per poter finalmente mettere in mostra oggetti e dipinti sacri oggi non visibili al pubblico.

Foto: Christian Campanella.

Recupera inoltre antiche memorie musicali del passato vimercatese. Depositate in archivio sono infatti presenti ben 700 composizioni di musica sacra di autori milanesi della seconda metà del 1700 e del primo quarto del 1800. Tra i tanti il vimercatese Giovan Battista Beluschi, amante del ricco organico orchestrale e Giovan Battista Sammartini compositore di opere per le chiese di Vimercate. A questi due maestri si dedicano le due sale del museo che a loro volta verranno allestite per la musica (l’antica sacrestia) e per i paramenti, gli oggetti e dipinti sacri (l’abside della vecchia chiesa) attualmente in deposito presso l’archivio.

Foto: Christian Campanella.

Il progetto di allestimento si è concluso in attesa di reperire i fondi necessari per poter rendere i locali completamente accessibili al pubblico, esporre il prezioso materiale disponibile, viaggiare nell’architettura religiosa di Vimercate, ripercorrere la storia di santa Marta, immergersi ed interagire con la musica sacra e contemporanea, scoprire antichi strumenti, scritture, immagini.

Foto: Christian Campanella.