Il centro ospita la nuova chiesa, l’oratorio e la casa parrocchiale. L’“abbraccio” è il riferimento che definisce la struttura elementare dello spazio e il ruolo del nuovo centro pastorale, quale luogo di aggregazione, di inclusione, aperto a tutti.
Un luogo sacro non deve temere il tempo. Il lavoro si concentra sulla materia, sull’ossatura e sulla solidità, in contrasto a un contesto che ci immerge nell’effimero, nel temporaneo. Il tema del recinto permette di cucire funzioni molto distinte in un unicum architettonico riconoscibile nel territorio. Come nella tradizione romanica l’uso di un’unica materia propone continuità tra interno ed esterno, tra pareti e pavimento, edifici massivi, semplici ma forti, essenziali e fortemente integrati nel paesaggio.
Foto di Filippo Romano. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
Lo spazio interno della chiesa coniuga l’impostazione assiale tradizionale con una spazialità più “centrale”. L’ingresso è laterale e obbliga a un movimento di rotazione dello sguardo in un crescendo di prospettive e fino al fondale che si solleva con una parete lasciando intravvedere il “chiostro” che caratterizza il fondo visivo del presbiterio.
L’altare è un parallelepipedo “radicato” direttamente nel terreno. Il fonte battesimale cerca una relazione tra terra e cielo. L’ambone è sospeso verso l’assemblea. L’Architettura si arricchisce con le opere dell’artista Gianriccardo Piccoli.
L’intero complesso è realizzato con cemento armato a vista opportunamente texturizzato per restituire una superficie che reagisce con la luce naturale. Il colore è quello della terra arata asciugata dai raggi del sole.
Foto di Filippo Romano. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
New Parish Center in Cavernago (Bergamo), Italy
The center includes the new church, the parish center and the parish house. The concept of the “embrace” is the reference that defines the elementary structure of space and the role of the new parish center, as a place of aggregation, inclusion, open to everybody.
A sacred place does not have to fear time. The work focuses on matter, on the skeleton and on solidity, in contrast to a context that immerses us in the ephemeral, in the temporary. The theme of the fence allows you to sew very distinct functions in a recognizable architectural uniqueness in the territory. As in the Romanesque tradition the use of a single material proposes continuity between interior and exterior, between walls and floor, massive buildings, simple but strong essential and strongly integrated into the landscape.
Photo: Filippo Romano. (click on the image to view the photo gallery)
The internal space of the church combines the traditional axial setting with a more “central” spatiality. The entrance is lateral and obliges a movement of rotation of the gaze in a crescendo of perspectives and up to the backdrop that rises with a wall allowing a glimpse of the “cloister” that characterizes the visual background of the presbytery.
The altar is a parallelepiped “rooted” directly in the ground. The baptismal font seeks a relationship between earth and sky. The ambo is suspended towards the assembly. Architecture is enriched with the works of the artist Gianriccardo Piccoli.
Photo: Filippo Romano. (click on the image to view the photo gallery)
The entire complex is made of exposed concrete, suitably textured to restore a surface that reacts with natural light. The color is that of the plowed earth dried by the rays of the sun.
Pianta con Legenda: 1. Chiesa; 2. Patio; 3. Casa parrocchiale; 4. Cortile interno oratorio, 5. Bar oratorio; 6. Sala polivalente oratorio; 7. Giardino, parco giochi; 8. Sagrato.
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