È da poco stata inaugurata, presso gli spazi espositivi della Triennale di Milano, una rassegna antologica intitolata Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli, dedicata all’attività artistica, di design, progettuale, grafica, didattica e al pensiero di Enzo Mari.

La Serie della Natura, N. 4: la pantera, 1964, con Elio Mari, serigrafia su texilina, 112 x 56 cm, Danese Milano. Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese, Milano. Foto: Danese Milano.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)

La mostra milanese fa, inevitabilmente, riferimento alla celebre intervista del 2016 Enzo Mari: i miei archivi per Milano (“Corriere della Sera”, 29 dicembre 2016), in cui Mari dichiarava di voler donare l’intera collezione delle sue opere alla città di Milano, a condizione, però, che per quarant’anni nessuno potesse avere accesso all’Archivio. Questo, perché, “con la convinzione di un bambino un po’ ottimista”, ipotizzava che “solo tra quarant’anni una nuova generazione, non degradata come quella odierna, potrà farne un uso consapevole. Ho grande speranza che ci sia, nel futuro prossimo, una generazione di giovani che reagiscano e che riprendano in mano il significato profondo delle cose”.

La Serie della Natura, N. 1: la mela, 1961, con Elio Mari, serigrafia su texilina, 112 x 112 cm, Danese Milano. Foto: Danese Milano.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)

Nel frattempo, l’Archivio Mari è stato donato al CASVA – Centro di Alti Studi sulle Arti Visive del Comune di Milano e così l’attuale rassegna milanese in corso, diventa un’occasione unica per potere visionare, per un’ultima volta, i suoi circa 250 progetti selezionati, prima dei prossimi quarant’anni.

Multiplo con i componenti per la realizzazione di un modello in scala 1:5 della Sedia P, 2002, Corraini Edizioni, Mantova, cornice in alluminio con foto, disegno tecnico, chiodini e tavolette in balsa, 25 x 365 x 342 mm. Archivio E. Mari, Comune di Milano, CASVA.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)

Il progetto espositivo della mostra comprende una sezione storica, a cura di Francesca Giacomelli, e una parte che raccoglie i contributi di artisti e progettisti invitati a rendere omaggio a Mari.
La sezione storica riprende lo spunto dalla rassegna Enzo Mari. L’arte del design, tenutasi, nel 2008-09, alla GAM – Galleria civica d’Arte Moderna e contemporanea di Torino, l’ultimo grande progetto espositivo di Mari, che ne aveva seguito la curatela, l’allestimento e il catalogo. Il corpus espositivo segue rigorosamente l’ordine cronologico, senza distinzione tra varie discipline affrontate, e spazia dalle Pitture degli anni Cinquanta fino al progetto Per un Nuovo Museo del design, realizzato per la rivista “Abitare” (2009-10).

Serie della Natura: tavole di schizzi preparatori e modelli di raffronto per la realizzazione dell’Oca, 1967, con Elio Mari, 120 x 70 cm. Collezione privata. Foto Studio Enzo Mari.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)

Per cercare di restituire al grande pubblico il particolare e affascinante mondo di Enzo Mari è stato chiamato come curatore dell’esposizione Hans Ulrich Obrist, profondo conoscitore del suo lavoro e modo di progettare, affinché potesse condividere con noi la grande attualità del suo pensiero.
Accompagna la retrospettiva un volume di 544 pagine, edito da Electa, con oltre 700 illustrazioni, il regesto completo delle opere, numerose interviste, testi critici e altri contributi e apparati tematici.

Formosa, 1963, calendario perpetuo da parete in alluminio anodizzato naturale e PVC litografato, 31,5 x 31,5 cm, Danese Milano.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)