Mantovarchitettura è una manifestazione unica in Italia, che annualmente rinnova il suo ricco programma culturale, offrendo, gratuitamente, a tutti gli interessati (architetti, studenti, professionisti del settore della progettazione e altri) molteplici e interessanti eventi dedicati all’architettura e ai suoi protagonisti.
Organizzata dal Politecnico di Milano – Polo di Mantova, la rassegna Mantovarchitettura presenta ogni anno, durante circa un mese di svolgimento, numerose mostre, workshop, conferenze, dibattiti e convegni pubblici presso alcune prestigiose sedi cittadine e provinciali, come il Teatro Bibiena e il Teatro all’Antica di Sabbioneta.
In prossimità della nona edizione di Mantovarchitettura (nata ufficialmente nel 2014, ma, in realtà, già esistente con lezioni di architettura organizzate all’interno del programma della Cattedra UNESCO), a tale proposito abbiamo voluto porre alcune domande a Federico Bucci, Prorettore del Polo di Mantova e responsabile della Cattedra UNESCO, oltre che titolare di altri prestigiosi incarichi, tra cui anche quello di Delegato del Rettore per le Politiche culturali.

L’emergenza Covid-19 ha contraddistinto le ultime due manifestazioni di Mantovarchitettura. Ciononostante, le edizioni 2021 e 2020 si sono svolte lo stesso, anche se, rispettivamente, in modalità “mista” e solo a distanza. Qual è il bilancio di queste ultime due esperienze ed esiste la possibilità di ritornare quest’anno – nel pieno rispetto di tutte le indicazioni governative in materia sanitaria – a un’edizione tutta in presenza?

FB: Dal nostro punto di vista, ovvero, per chi come noi è impegnato a svolgere quotidianamente la missione formativa dell’Università, il bilancio delle due ultime edizioni di Mantovarchitettura svolte “a distanza” è complessivamente molto positivo, perché i video delle lezioni offrono dei contenuti di grande interesse e oggi costituiscono un archivio che intendiamo valorizzare per gli studenti di architettura e gli architetti.
Quest’anno, nel rispetto delle disposizioni previste per le manifestazioni culturali, i nostri ospiti saranno quasi tutti in presenza a Mantova, dico “quasi” perché la modalità “a distanza” è stata utilizzata quando ha permesso di cogliere un’opportunità, come nel caso dei relatori impossibilitati a compiere la trasferta. Uno degli obiettivi di Mantovarchitettura è quello di far vivere gli spazi monumentali della città storica, attraverso lezioni, convegni e mostre, ma non rinunciamo ad un uso intelligente e responsabile di ciò che la tecnologia ci ha offerto.

Mantovarchitettura ha sempre puntato molto sull’offrire agli studenti di architettura la possibilità di avvicinare i loro maestri, in un colloquio studente-docente alla pari. Anche l’edizione 2022 prevede questo tipo di iniziative? Invece, per gli architetti iscritti agli Ordini provinciali, oltre alle mostre, lecture e dibattiti pubblici, sono previsti anche eventi per la cui partecipazione successivamente verranno assegnati i crediti formativi professionali?

FB: Mantovarchitettura è un’iniziativa culturale che il Polo di Mantova del Politecnico di Milano progetta e realizza ogni anno, con la collaborazione delle amministrazioni e dell’Ordine degli architetti della città, per gli studenti di architettura, per gli architetti e i cultori di architettura di ogni provenienza nazionale e internazionale.
Non a caso gli eventi, ad accesso libero fino ad esaurimento posti o con prenotazione obbligatoria, si svolgono indifferentemente in lingua italiana e lingua inglese. Per quanto riguarda i CFP per gli iscritti agli Ordini, c’è solo l’imbarazzo della scelta da un programma molto ricco di eventi.

Quali sono le principali novità del programma 2022 di Mantovarchitettura? È già possibile avere qualche piccola anticipazione? Quali sono le date?

FB: Inaugureremo Mantovarchitettura, nella prima settimana di maggio, con la mostra dedicata all’opera di Eduardo Souto de Moura e chiuderemo a giugno con quella dei “paesaggi sacri” di Paolo Zermani, due eventi espositivi che interpretano la nostra volontà di mettere al centro le relazioni tra il progetto e la costruzione dell’architettura con la tradizione e la memoria degli ambienti storici. Un impegno di grande attualità perché sottolinea l’azione pacificante della cultura architettonica.
In mezzo, dal 7 maggio al 9 giugno, avremo numerosi convegni tematici e conferenze di protagonisti internazionali, tra cui emergono i nomi di Elisa Valero, Els Verbakel, Marina Tabassum, Quintus Miller, Niklaus Graber, Niall McLaughlin, Deyan Sudjic, Toni Girones, Olaf Gipser, Peter Wilson e poi, per la rappresentanza nazionale, dalla lezione “in collegamento” con Paolo Portoghesi fino alla rassegna dei giovani architetti italiani curata dall’Ordine degli architetti di Mantova. Infine, abbiamo organizzato alcune visite guidate e anche un grande evento musicale al Teatro sociale di Mantova.
In conclusione, ci auguriamo di poter tornare a studiare le architetture del mondo nelle straordinarie bellezze monumentali della città di Mantova, dall’ex chiesa della Madonna della Vittoria, che ospitava il famoso capolavoro del Mantegna oggi al Louvre, fino a Palazzo Te, villa dei Gonzaga che testimonia il genio artistico-architettonico di Giulio Romano.

Mantovarchitettura costituisce ormai una realtà fortemente radicata nel territorio provinciale. Ciò, per diversi aspetti, rappresenta un vantaggio (ricchezze artistiche e culturali, distanze brevi, vita più slow, ecc.), mentre per alcuni altri (collegamenti ferroviari, logistica) sicuramente non facilita i vostri compiti. Sembra di capire tuttavia, che, però, alla fine siano sempre più i lati positivi a prevalere su quelli negativi…

FB: Per fortuna siamo ottimisti e vediamo sempre il bicchiere mezzo pieno!
Tuttavia, poiché Mantovarchitettura è una rassegna dedicata ai temi dell’architettura e dell’ambiente, non possiamo non sollevare le criticità dei collegamenti ferroviari, lenti e antiquati, che penalizzano fortemente le politiche di valorizzazione culturale del territorio mantovano e del suo patrimonio storico-architettonico riconosciuto dall’Unesco. Nonostante ciò, vi aspettiamo numerosi a Mantovarchitettura.