È in corso, presso il Museo del Novecento, “la più ampia retrospettiva milanese degli ultimi 50 anni” dedicata all’opera pittorica di Filippo de Pisis (1896–1956).
Promossa e prodotta da Comune di Milano | Cultura – Museo del Novecento e dalla casa editrice Electa, con il sostegno dell’Associazione per Filippo de Pisis, la rassegna presenta oltre 90 dipinti, dai primissimi esordi del 1916, “in cui risuona l’eco dell’incontro con la pittura metafisica di de Chirico”, fino agli anni Cinquanta, il “periodo drammatico dei lunghi ricoveri nella clinica psichiatrica”.
Filippo de Pisis, Natura morta occidentale, 1919. Tempera e collage su carta intelaiata, 36 × 27 cm. Collezione della Fondazione Cariverona ©Archivio fotografico della Fondazione Cariverona ©Filippo de Pisis by SIAE 2019.
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Il percorso espositivo della mostra segue l’iter cronologico della ricca produzione del pittore ferrarese, milanese d’adozione, contrassegnata da molte vedute cittadine, paesaggi montani, ritratti e nature morte, in uno stile poetico e personale.
Filippo de Pisis, La Cupola degli Invalidi e la Torre Eiffel (Paesaggio Parigino), 1926. Olio su tela, 61,9 × 46,3 cm Milano, Collezione Augusto e Francesca Giovanardi. Foto di Alvise Aspesi ©Filippo de Pisis by SIAE 2019.
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La mostra è stata curata dal critico, curatore, docente e direttore di gallerie e musei, Pier Giovanni Castagnoli, con la collaborazione di Danka Giacon, conservatrice del Museo del Novecento.
Filippo de Pisis, Il marinaio francese, 1930. Olio su tela, 60 × 50 cm. Collezione privata © Filippo de Pisis by SIAE 2019.
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