Sono in corso a Rovereto (Trento), presso il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e la Casa d’Arte Futurista Depero (o solo Casa Depero), due esposizioni dedicate alla vasta produzione di Fortunato Depero (1892-1960), il celebre artista futurista.

Fortunato Depero, La Casa del Mago, 1920, Collezione privata.

La prima mostra, intitolata Depero new Depero, esplora l’attualità delle sue sperimentazioni e le influenze trasmesse negli ambiti dell’arte, della moda e del design, attraverso circa 500 opere tra dipinti, disegni, mobili, manifesti, fotografie, libri e riviste, una decina di video e film e diversi oggetti di design. L’esposizione abbraccia, come avrebbe voluto Depero stesso, diverse espressioni artistiche quali la pittura, il design, l’editoria, il teatro, il fumetto e il cinema.

Fortunato Depero, Manifesto per Bitter Campari, 1928, Courtesy Archivio Depero.

Il percorso espositivo è suddiviso in sei sezioni tematiche:
– “Introduzione”, che presenta le opere di Depero insieme a mobili, sedie, tavoli, panche, lampade, ma anche materiali d’archivio e gadget in vendita, secondo una sua personale visione museografica eterogenea;
– “Ricostruzioni”, con numerosi rifacimenti delle sorprendenti creazioni di Depero per il teatro, tra cui I Balli Plastici e Le chant du rossignol;
– “Effetto Depero”, in cui emergono alcuni grandi nomi del design italiano (Ettore Sottsass, Alessandro Mendini e altri), che hanno riconosciuto l’influenza dell’artista trentino sul proprio lavoro;
– “America”, dove l’opera e la storia di Depero sono raccontate soprattutto attraverso film e video, tra cui alcuni, realizzati appositamente per la mostra, dedicati al suo soggiorno newyorchese;
– “Museo”, realizzata con l’ausilio di numerosi documenti, riviste, fotografie e libri provenienti dall’Archivio del ’900 del Mart;
– “Conservazione/Educazione”, che espone i progetti di conservazione e valorizzazione dei manufatti di Depero portati avanti dal museo, tra cui il Buxus, un composto di carta e segatura, e i suoi famosi “quadri in stoffa”.

Fortunato Depero, Festa della sedia, 1927, Mart, Fondo Depero.

La rassegna è arricchita da un ciclo di appuntamenti in programma al Mart, ma anche presso la Casa d’Arte Futurista e altri musei cittadini.

Fortunato Depero, Cartellone per I Balli Plastici, 1918, Mart, Fondo Depero.

La seconda mostra, Depero e la sua casa d’arte da Rovereto a New York, evoca, attraverso un gruppo di opere storiche provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, l’ambiente creativo della Casa d’Arte Futurista a Rovereto e della Depero’s Futurist House a New York.

Fortunato Depero, Grattacieli e tunnel, 1930, Mart, Fondo Depero.

Si tratta di un periodo storico, tra il 1920 e il 1930, particolarmente fecondo per l’artista trentino, in cui realizza numerose opere: in Italia, di cui molte relative alla comunicazione e pubblicità (Campari, Richard Ginori, Linoleum, Pathé, Rimmel); a Parigi, dove, nel 1925, espone all’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Moderne una grande quantità di stoffe, oggetti in legno, giocattoli e soprammobili; a New York, con la pubblicazione dei lavori di grafica e illustrazione su “Vogue”, “Vanity Fair”, “Sparks” e “The New Yorker” e la realizzazione di ambientazioni per ristoranti e soluzioni sceniche e costumi per il Roxy Theatre.

Fortunato Depero, Bozzetto di locandina Depero Futurist House (Depero Futurist House), 1929-30, Mart, Fondo Depero.