Recentemente, presso il Museo delle Arti Applicate (MAK – Museum für angewandte Kunst) di Vienna, sono state proclamate le vincitrici dell’anotHERVIEWture AWARD 2024. Promosso dalla Camera Federale degli ingegneri e degli architetti austriaci, questo prestigioso premio valorizza il lavoro delle donne nel settore dell’architettura e dell’ingegneria civile, ambiti professionali ancora caratterizzati da stereotipi di genere e da una forte sottorappresentazione femminile.

Francesca Perani, Urban Cabin ad Albino.

Le vincitrici delle quattro categorie del premio sono: l’architetta austriaca Susanne Veit-Aschenbrenner (Female Architect of the Year); l’architetta austriaca Eva Maria Hierzer (Emerging Female Architect of the Year); l’ingegnera tedesca Johanna Arnold (International Female Engineering Achievement of the Year); l’architetta svizzera Miyuki Inoue (International Female Architect of the Year).
La giuria internazionale, composta da sedici rinomate esperte, ha conferito una Menzione d’onore all’architetta italiana Francesca Perani, riconoscendo il suo percorso progettuale e professionale, tra cui RebelArchitette, un’iniziativa che evidenzia il ruolo delle donne nell’architettura a livello globale. Il riconoscimento si inserisce in un contesto volto a celebrare le professioniste di eccellenza che contribuiscono alla cultura del costruire.

RebelArchitette alla Biennale di Venezia.

La redazione di weArch si complimenta vivamente con Francesca per la menzione ricevuta, che rappresenta un meritato tributo al suo percorso professionale. Tra le sue opere pubblicate su weArch ricordiamo: Urban Cabin ad Albino (qui), Locanda BLUM IN a Rovetta (qui), The Reversible Shop a Milano (qui), Mini break (show)room ad Albano Sant’Alessandro (qui) e la ristrutturazione di una villa bifamiliare a Bulciago (qui). Inoltre, condividiamo e apprezziamo il suo costante impegno nel promuovere una narrazione architettonica più inclusiva e diversificata attraverso iniziative come Cutoutmix e RebelArchitette (qui, presentate su weArch nel 2017), di cui siamo stati orgogliosi media partner, sostenendo le loro numerose battaglie per “rendere le donne dell’architettura finalmente visibili”.