Il Pritzker Architecture Prize ha pubblicato, nel mese di settembre, sul proprio sito web due registrazioni video speciali – una completa di 43’44” e l’altra contenente un riassunto, con highlights, di 6’11” – relative alla cerimonia di premiazione tenutasi il 27 maggio in onore di Francis Kéré (Diébédo Francis Kéré, 1965), l’annuale vincitore del premio Pritzker (qui il relativo articolo).
Burkina Faso National Assembly, rendering courtesy of Kéré Architecture.
“Ciò che il Pritzker Architecture Prize mi ha assegnato è il coraggio, il coraggio di continuare a spingere, e, allora, ne approfitto qui per incoraggiare gli altri, tutti, con la visione e la missione di continuare a spingere anche loro. Finché sarò capace, inietterò entusiasmo, gioia e immaginazione nelle mie architetture, in tutto ciò che mi verrà commissionato, proprio come l’Africa mi ha insegnato a fare”, ha commentato, tra l’altro, un emozionato Kéré, il 51° Premio Pritzker.
Inoltre, ha affermato: “Cari amici, cari eroi, cari tutti, quali sono le sfide oggi? Qual è la nostra grande preoccupazione oggi, per tutti, per gli architetti e per gli esseri umani? Cosa è così importante per noi? La crisi climatica è reale. I materiali [sono] limitati…”.
Benin National Assembly, rendering courtesy of Kéré Architecture.
I due video (qui) contengono anche le riflessioni dei precedenti vincitori, tra cui Norman Foster (1999), Rem Koolhaas (2000), Glenn Murcutt (2002), Jean Nouvel (2008), Farrell e McNamara (2020), Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal (2021), che attestano, tra l’altro, il grande umanitarismo e ingegno architettonico di Francis Kéré.