Presso la Fondation Cartier pour l’art contemporain è in corso, fino al 5 gennaio 2020, una grande esposizione dedicata ai più antichi organismi viventi sul nostro pianeta: gli alberi.
Intitolata Nous les Arbres (tradotto semplicemente Trees in inglese), la mostra parigina porta all’attenzione del pubblico i lavori e le ricerche di un nutrito gruppo di “artisti, botanici e filosofi”, ma anche di architetti, progettisti del verde e indigeni della foresta amazzonica. Si tratta di individui che attraverso le loro opere hanno saputo stabilire un forte legame (intellettuale, estetico, scientifico) con questi grandi protagonisti del mondo vivente, rivelando sotto tutti gli aspetti la loro bellezza e la ricchezza biologica.

Fabrice Hyber, Paysage de mesures, 2019. Huile et fusain sur toile, 150 × 250 cm. Collection de l’artiste ©Fabrice Hyber.(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)

Con l’ausilio di disegni, dipinti, fotografie, film e installazioni – opere di artisti e studiosi provenienti da tutte le parti del mondo –, il percorso espositivo della rassegna Nous les Arbres è caratterizzato da tre importanti temi narrativi. Essi riguardano: la conoscenza degli alberi, dalla botanica alle scoperte della nuova biologia vegetale; l’estetica degli alberi, “dalla contemplazione naturalistica alla trasposizione onirica”; l’attuale deforestazione, “devastazione degli alberi”, illustrata da documenti e testimonianze fotografiche.

Raymond Depardon, Le chêne de Venon, Isère, France, 2019. Photographies prises par Raymond Depardon lors du tournage du film Mon Arbre, réalisé pour l’exposition Nous les Arbres ©Raymond Depardon.
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Tra le numerose opere presenti in mostra segnaliamo il lavoro dello scienziato italiano Stefano Mancuso, precursore di neurobiologia vegetale e sostenitore del concetto di intelligenza delle piante. Mancuso, in collaborazione con Thijs Biersteker, ha predisposto un’installazione che, attraverso una serie di sensori, “dà voce” agli alberi rivelando la loro reazione all’ambiente e all’inquinamento, nonché la fotosintesi, la comunicazione con le radici e l’idea della memoria della pianta, “rendendo così visibile l’invisibile”.

Salim Karami, Sans titre, 2009. Encre sur papier, 50 × 70 cm. Galerie Polysémie, Marseille ©Salim Karami.
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Un’intera sezione della mostra è dedicata alla ricerca svolta dagli architetti Cesare Leonardi e Franca Stagi, autori del fortunato e “storico” volume L’architettura degli alberi (per l’occasione è stata presentata anche la sua versione francese), uno strumento utilissimo per la progettazione del verde. Il libro, risultato di un lunghissimo studio durato oltre vent’anni, contiene al suo interno “la trattazione di 212 specie arboricole, disegnate in scala 1:100, con e senza fogliame, corredate dai diagrammi delle proiezioni delle ombre durante le ore della giornata e nel corso delle stagioni, dalle tabelle di variazione cromatica stagionale delle chiome e da 393 schede descrittive di ogni famiglia (53), genere (128) e specie (212), con 185 disegni particolari di foglie, fiori e frutti”.

Cesare Leonardi et Franca Stagi, Fraxinus excelsior L , dessin original réalisé à l’échelle 1/100, 1963-82.
Encre de Chine sur papier calque, Archivio Architetto Cesare Leonardi, Modène ©Cesare Leonardi et Franca Stagi.
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Lo spazio espositivo della rassegna – curata da Bruce Albert, Hervé Chandès e Isabelle Gaudefroy – comprende la moderna sede della Fondation Cartier, progettata da Jean Nouvel, oltre al giardino botanico, creato nel 1994 dall’artista Lothar Baumgarten, una naturale estensione della mostra. I visitatori sono invitati a passeggiare tra gli alberi del giardino, tra cui il cedro maestoso del Libano, piantato da Chateaubriand nel 1823, capaci di trasmettere forti “emozioni fugaci”.

Vue de l’exposition. @Fondation Cartier pour l’art contemporain.
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Elenco degli artisti e altri espositori presenti alla mostra: Efacio Álvarez, Herman Álvarez, Fernando Allen & Fredi Casco, Claudia Andujar, Eurides Asque Gómez, Thijs Biersteker, José Cabral, Johanna Calle, Jorge Carema, Alex Cerveny, Raymond Depardon & Claudine Nougaret, Diller Scofidio + Renfro, Paz Encina, Charles Gaines, Francis Hallé, Fabrice Hyber, Joseca, Clemente Juliuz, Kalepi, Salim Karami, Mahmoud Khan, Angélica Klassen, Esteban Klassen, Cesare Leonardi e Franca Stagi, George Leary Love, Stefano Mancuso, Sebastián Mejía, Ógwa, Marcos Ortiz, Tony Oursler, Giuseppe Penone, Santídio Pereira, Nilson Pimenta, Osvaldo Pitoe, Miguel Rio Branco, Afonso Tostes, Agnès Varda, Adriana Varejão, Cássio Vasconcellos, Ehuana Yaira, Luiz Zerbini.

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