Presso il Teatro dell’architettura Mendrisio, dell’Università della Svizzera italiana, è in corso l’esposizione I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916 dedicata all’opera pittorica del giovane Charles-Édouard Jeanneret-Gris (1887-1965), che, in seguito, con il nome d’arte Le Corbusier (adottato a partire dal 1920), si convertì in una delle figure più importanti dell’architettura moderna.

Charles-Édouard Jeanneret, Paesaggio con montagne azzurre, 1910. Mina di grafite, acquerello e gouache su carta vergata, 25.5 x 20 cm. Firmato e datato “Ch. E. Jt./A Munich 1910”. Coll. Éric Mouchet, Parigi. Fotografia ©Éric Mouchet.
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Promossa dalla Fondazione Teatro dell’architettura, con la collaborazione dell’Accademia di architettura dell’USI, la mostra è stata organizzata in occasione della pubblicazione del primo volume del Catalogue raisonné des dessins de Le Corbusier, curato da Danièle Pauly, lo stesso curatore della rassegna di Mendrisio.

Charles-Édouard Jeanneret, Scultura su legno del museo di Cluny, 1909. Mina di grafite e matita nera su carta, 25 x 32.5 cm, datato “30 juin 1909”. Coll. privata, Svizzera. Fotografia ©Éric Gachet.
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L’esposizione presenta più di ottanta disegni originali inediti provenienti da collezioni private e pubbliche svizzere, insieme a numerose riproduzioni di disegni della Fondation Le Corbusier di Parigi, realizzati da Charles-Édouard Jeanneret-Gris tra il 1902 e il 1916, periodo compreso tra la sua frequentazione della Scuola d’arti applicate di La Chaux-de-Fonds e il definitivo trasferimento a Parigi con apertura del proprio studio di architettura, nel 1917.

Charles-Édouard Jeanneret, Notre-Dame e i tetti parigini, 1908. Acquerello su carta, 28 x 22.5 cm, datato “mars 08”. Coll. privata, Svizzera. Fotografia ©Éric Gachet.
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Le opere esposte dimostrano la grande importanza che Le Corbusier attribuiva al disegno, considerato uno strumento straordinario di analisi e di ricerca (le opere realizzate nei musei parigini e i disegni di architettura prodotti La Chaux-de-Fonds), di osservazione (gli studi sulla natura dei primi anni della Scuola d’arti applicate), al servizio della memoria (i numerosi schizzi eseguiti sui taccuini nel corso dei suoi viaggi), ma anche un’occasione di espressione lirica e di sperimentazione artistica.

Charles-Édouard Jeanneret, Notre-Dame de Paris, finestra superiore, 1908 . Mina di grafite, carboncino, acquerello e inchiostro su carta bistro, 50 x 32.5 cm, datato “juin 08”. Coll. privata, Svizzera. Fotografia ©Éric Gachet.
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L’esposizione, articolata in più sezioni, illustra gli anni della formazione scolastica di Le Corbusier, “caratterizzata da meticolosi disegni a matita con soggetti naturalistici, piccoli acquerelli di paesaggi, studi decorativi per oggetti di artigianato con motivi Art Nouveau”, il periodo dei viaggi-soggiorno di formazione (in Italia, Francia, Germania, il grand tour in Oriente), fino al suo ritorno a La Chaux-de-Fonds (1912-1916), dove insegna, disegna (una serie di paesaggi, ritratti, scene di famiglia, di nudi femminili e di nature morte) e, soprattutto, intraprende l’attività di architetto.

Charles-Édouard Jeanneret, Frammento di tappeto, 1908. Gouache su carta ruvida, 65 x 50.2 cm, datato “sept. 08”. Coll. privata, Svizzera. Fotografia ©Éric Gachet.
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