Può la progettazione italiana rappresentare ancora un terreno di indagine e di declinazione interessante all’interno di un panorama architettonico in profondo cambiamento?
In un tempo storico in cui l’architettura si fa luogo di incontro e di dialogo tra comunità sempre più fluide, raccontare l’architettura italiana può trasformarsi in un viaggio alla ricerca di una nuova teoria del progetto perennemente in evoluzione. Seguendo questo obiettivo Forma Edizioni ha deciso di dedicare una collana all’analisi dell’architettura italiana contemporanea proprio con l’intento di raccontare al pubblico la molteplicità dello spaccato architettonico nazionale con un percorso che, tra differenze territoriali e generazionali, ritrae l’opera di una selezione di studi che rappresentano al meglio il panorama del Paese.

“Progressive. Sezioni sull’architettura italiana” – questo il titolo della collana – dedicherà piccole monografie ai più interessanti professionisti con una serie di volumi che raccontano esempi del più qualificato impegno progettuale. Il rapporto con la tradizione, con il contesto nazionale e con quello internazionale sono i punti fermi di una indagine che si sviluppa nel racconto delle più interessanti architetture contemporanee secondo la selezione del curatore Maurizio Carones, professore presso il Politecnico di Milano e autore di molteplici studi sull’architettura e sulla città contemporanea. Uno sguardo particolare e originale sulla realtà italiana che intende raccontare la ricchezza e la complessità dell’architettura come elemento portatore di un messaggio per un abitare sempre più consapevole e sostenibile.

Il primo volume è Alvisi Kirimoto. Architetture scelte 2012-2025 e affronta l’opera di uno dei più interessanti studi di progettazione del panorama italiano.
I 13 progetti selezionati, che abbracciano i 13 anni che vanno dal 2012 al 2025, sono raccontati attraverso sintetiche schede di progetto, brevi testi descrittivi, disegni tecnici e splendide immagini a colori.
Nuovo padiglione universitario LUISS, Villa S (qui), Edificio direzionale Molino Casillo, Viale Giulini Affordable Housing (qui), Spazio Antonioni (qui), Cantina Podernuovo a Palazzone, Rivoluzione Vedova, Accademia della Musica ABF “Franco Corelli” di Camerino, Uffici direzionali Chicago, Teatro Comunale di Corato, Villa K, Tenuta Stampino, Centro direzionale Nexum: questi i progetti selezionati, introdotti dall’acuto saggio dal titolo L’atmosfera a svolgimento continuo di Valerio Paolo Mosco, attento osservatore e critico estremamente raffinato. Il percorso analitico prende l’avvio dal voler rintracciare alcuni elementi centrali al lavoro dei due architetti, italiano l’uno e giapponese l’altra, che l’autore sintetizza in quattro temi focali: atmosfera, discrezione, ritmo, paesaggio.
Le loro architetture – dice Mosco – sembrano avvolgere chi le vive all’interno di una atmosfera di discrezione, costantemente equilibrata e sobria che permane sullo sfondo senza imporsi mai sul progetto. Il ritmo invece è evidente nei loro disegni, cadenzati nelle piante dal principio di successione delle campate e nelle sezioni dal concetto di compressione e dilatazione dello spazio. Infine il paesaggio, eterno alter ego della loro architettura, con il quale ogni progetto deve inevitabilmente scendere sempre a compromesso.

Il volume è stato presentato il 25 febbraio presso il MAXXI. Museo nazionale delle arti del XXI secolo, in un incontro che si è rivelato un’occasione per esplorare significative riflessioni sull’architettura italiana contemporanea, all’interno di un luogo simbolo di innovazione e cultura.
Il secondo volume della collana, disponibile in libreria dal 5 marzo, è dedicato allo studio FTA – Filippo Taidelli Architetto, un laboratorio dinamico e multidisciplinare di cui il curatore Alessandro Benetti ripercorre le principali tappe progettuali, presentando un corpus architettonico caratterizzato da una forte attenzione nei confronti degli aspetti sensoriali dell’architettura.