Il Pavillon Le Corbusier di Zurigo (qui) inaugura la nuova stagione espositiva con una mostra dedicata al Modulor, il celebre sistema di proporzioni che mette in relazione la scala umana e la sezione aurea, ideato e sviluppato da Le Corbusier a partire dal 1943.
L’architetto svizzero-francese ha perfezionato il Modulor e le sue origini geometriche in numerose versioni diverse. Molte delle sue creazioni nel campo dell’architettura, della pianificazione urbana e del design sono state realizzate utilizzando questo sistema di misurazione, tra cui, anche, il padiglione di Zurigo, progettato interamente secondo le proporzioni di Modulor.
Le Corbusier, Le Modulor, Lithography, 1950/1956, Steindruckerei Wolfensberger, Zurich. ©FLC/2022, ProLitteris, Zurich.
È abbastanza sorprendente scoprire che Le Corbusier (1887-1965), uno dei protagonisti delle avanguardie dell’architettura moderna, abbia dedicato gran parte della vita allo studio delle dimensioni ideali e dei sistemi di proporzione. La rassegna, intitolata The Modulor: Measure and Proportion (Il Modulor: Misura e Proporzione), illustra la sua appassionata ricerca in questo campo, presentando non solo modelli naturali come conchiglie di lumaca e minerali, ma anche altri diversi riferimenti provenienti dalla storia dell’arte, dal gotico fino ai giorni nostri.
Le Corbusier, Villa Stein-de-Monzie, “Les Terrasses”, Garches (Vaucresson), FR, 1926-28, construction period photograph with Le Corbusier’s “Voisin C7 Lumineuse” in the foreground, Fondation Le Corbusier, Paris.
Fin dall’adolescenza, Le Corbusier si è interessato ai modelli di crescita della natura, convinto che “solo la natura è fonte di ispirazione” (“Seule la nature est inspiratrice”). La ricerca delle forme e delle leggi strutturali della natura ha influenzato tutto il suo lavoro di architetto e artista. Iniziò a utilizzare mezzi geometrici e aritmetici per armonizzare le proprie architetture e dipinti; inoltre, le diagonali e gli angoli retti svolsero un ruolo importante nelle composizioni progettate, consentendogli “proporzionamenti” molto precisi.
Exhibition The Modulor – Measure and Proportion at Pavillon Le Corbusier, 21 April – 26 November 2023, Photo: Regula Bearth ©ZHdK.
Consapevole che la fine della Seconda guerra mondiale sarebbe stata seguita dalla Ricostruzione della Francia, Le Corbusier sviluppa il Modulor, che utilizza come altezza di riferimento una figura alta sei “piedi”, superando così l’incompatibilità tra il sistema metrico e le unità di misura anglo-americane e rendendo la sua teoria delle proporzioni uno strumento universalmente applicabile. Da allora, Le Corbusier utilizzerà il Modulor nella progettazione di tutte le opere, tra cui anche la pianta della città di Chandigarh in India.
Exhibition The Modulor – Measure and Proportion at Pavillon Le Corbusier, 21 April – 26 November 2023, Photo: Regula Bearth ©ZHdK.
La mostra di Zurigo – curata da Christian Brändle e Arthur Rüegg – presenta numerose fotografie, pubblicazioni, installazioni e modelli che illustrano le tappe più importanti nello sviluppo del Modulor e delle sue applicazioni, tra cui una ricostruzione del pannello illustrativo sviluppato da Le Corbusier per la Mostra di Studi sulle proporzioni alla IX Triennale di Milano (1951), le fotografie scattate, tra il 1955 e il 1965, dal fotografo zurighese René Burri, cronista visivo dell’architetto svizzero-francese, con focus sul convento de La Tourette.
Exhibition The Modulor – Measure and Proportion at Pavillon Le Corbusier, 21 April – 26 November 2023, Photo: Regula Bearth ©ZHdK.
Accompagna l’esposizione una piccola guida-catalogo di 48 pagine, in inglese o in tedesco, edita dal Museum für Gestaltung di Zurigo, disponibili anche sul sito web del museo.