È approdata in Consiglio comunale la discussione sulla proposta di nuovo Piano di Governo del Territorio di Milano approvata dalla Giunta comunale lo scorso ottobre.
Si tratta di una proposta che prevede la revisione di tutti i tre documenti da cui è formato il PGT: Documento di Piano, Piano delle Regole e Piano dei Servizi.
L’articolo 13 della legge regionale n. 12/2005 prevede che, in esito alla discussione, si proceda all’adozione del PGT da parte del Consiglio comunale e al deposito della relativa deliberazione presso la segreteria comunale per trenta giorni, onde consentire la presentazione di osservazioni nei successivi trenta giorni.
Dalla data della deliberazione del Consiglio comunale di adozione del PGT troveranno applicazione le “misure di salvaguardia” e dunque gli interventi dovranno essere conformi al PGT vigente e non in contrasto con quello adottato; in caso di contrasto dell’intervento edilizio con le previsioni del PGT adottato, i procedimenti edilizi dovranno essere sospesi fino all’approvazione del PGT stesso.
Secondo quanto precisato nelle risposte alle FAQ pubblicate sul portale del Comune di Milano, le misure di salvaguardia e l’eventuale sospensione non si applicheranno alle CILA e alle SCIA presentate antecedentemente alla data di adozione del PGT, né ai permessi di costruire rilasciati né ai procedimenti edilizi relativi a convenzioni o ad atti unilaterali d’obbligo stipulati a tale data.
Dettaglio della Tavola D.01 – Progetto di Piano (da: Gli elaborati del Documento di Piano allegati alla proposta di adozione del PGT del Comune di Milano).
Il nuovo PGT verrà poi definitivamente approvato dal Consiglio comunale entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni; tuttavia il termine in questione non è considerato perentorio e dunque in concreto il Consiglio comunale potrà provvedere all’approvazione del PGT anche una volta scaduto tale termine.
Il PGT approvato non entrerà in vigore immediatamente, ma ciò avverrà soltanto con la pubblicazione del relativo avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Premesso quanto precede in ordine agli aspetti procedurali, vengono di seguito indicati in estrema sintesi alcuni punti salienti del nuovo Piano proposto dalla Giunta comunale.
Il nuovo PGT, così come il Piano vigente, definisce gli ambiti del Tessuto Urbano Consolidato (TUC), che sono articolati nei Nuclei di Antica Formazione (NAF) e nel Tessuto urbano di Recente Formazione (TRF), a sua volta suddiviso in “Ambiti contraddistinti da un disegno urbano riconoscibile” (ADR) e in “Ambiti di rinnovamento urbano” (ARU).
Sono invece introdotti per la prima volta gli ambiti oggetto di “Rigenerazione”.
Questi ultimi ricomprendono gli “Ambiti di Rinnovamento Urbano”; le “Piazze”; i “Nodi di Interscambio”; gli “Ambiti di Rigenerazione Ambientale”; gli “Ambiti relativi a Nuclei Storici esterni e a spazi a vocazione pedonale”; gli “Ambiti per Grandi funzioni urbane”.
All’interno degli ambiti di “Rigenerazione” sarà consentito il trasferimento di diritti edificatori pari all’indice di edificabilità territoriale (IT) unico o alle volumetrie esistenti. Si prevede in tal modo la possibilità di trasferimento da “pertinenza diretta” a “pertinenza diretta”.
Tuttavia negli “Ambiti di Rigenerazione Ambientale” potranno “decollare”, ma non “atterrare” diritti edificatori.
La proposta di nuovo PGT prevede poi che l’area di “decollo” dovrà essere opportunamente bonificata e che la manutenzione della stessa resti a carico del proprietario.
Per le aree comprese nel TUC e per le aree di “pertinenza indiretta” individuate dal Piano dei Servizi (ossia quelle aree di cui è prevista la cessione a favore del Comune per la realizzazione di servizi pubblici in cambio di diritti edificatori) la proposta di PGT prevede l’attribuzione di un indice di edificabilità territoriale unico pari a 0,35 mq/mq.
La proposta di PGT prevede poi una diminuzione dell’indice di edificabilità territoriale massimo da 1 mq/mq a 0,70 mq/mq.
Tuttavia negli ambiti caratterizzati da elevati livelli di accessibilità alle reti di trasporto, l’indice massimo previsto dalla proposta è innalzato a 1 mq/mq; attualmente con riferimento a tali ambiti è invece obbligatorio il raggiungimento dell’indice di 1 mq/mq.
La proposta di PGT prevede inoltre una serie di ipotesi in cui sarà consentito il superamento dell’indice territoriale massimo (tra gli altri la realizzazione di interventi di edilizia residenziale sociale, nelle “Piazze”, nei “Nodi di Interscambio”, di edificazione in cortina).
La nuova proposta di PGT non contempla più la possibilità che vengano concessi incentivi volumetrici connessi al raggiungimento di determinate performance energetiche, come invece prevede il PGT vigente.