Verso la fine del mese di maggio, il Padiglione del Brasile, intitolato Terra [Earth], ha vinto il Leone d’Oro per la migliore Partecipazione nazionale alla 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale Architettura 2023, in corso di svolgimento, fino al 26 novembre, a Venezia e Mestre.
Il prestigioso riconoscimento, insieme agli altri premi, è stato assegnato da parte di una giuria internazionale – Ippolito Pestellini Laparelli (presidente, Italia), Nora Akawi (Palestina), Thelma Golden (USA), Tau Tavengwa (Zinbabwe), Izabela Wieczorek (Polonia) – con le seguenti motivazioni: “per una mostra di ricerca e un intervento architettonico che centrano le filosofie e gli immaginari della popolazione indigena e nera verso modi di riparazione”.
Vista della mostra Terra, partecipazione brasiliana alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – Biennale Architettura 2023 di Venezia. Foto: Rafa Jacinto / Fundação Bienal de São Paulo.
Curata da Gabriela de Matos e Paulo Tavares, la mostra Terra si concentra sulla riflessione sul passato per progettare futuri possibili, includendo attori spesso trascurati dall’architettura convenzionale, tra cui le popolazioni indigene Mbya-Guarani, Tukano, Arawak e Maku, oltre che altri artisti e collettivi. I due curatori invitano i visitatori a toccare, percepire e odorare la terra del Padiglione, per riconoscere il Brasile come territorio ancestrale e diasporico, dando così voce a un momento di ricostruzione, riparazione e restituzione, un discorso costruito collettivamente con diverse popolazioni.
Vista della mostra Terra, partecipazione brasiliana alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – Biennale Architettura 2023 di Venezia. Foto: Rafa Jacinto / Fundação Bienal de São Paulo.
Attraverso una riflessione sul Brasile passato, presente e futuro, la mostra pone al centro il concetto di terra come elemento sia poetico sia concreto nello spazio espositivo. Il pavimento del padiglione è ricoperto di terra, consentendo al pubblico di entrare in contatto diretto con le tradizioni dei territori indigeni, delle abitazioni delle comunità Quilombo e delle cerimonie della religione afrobrasiliana candomblé.
La mostra è suddivisa in due gallerie: la prima, Decolonizzare il Canone (De-colonizing the Canon), sfida l’idea comune secondo cui la capitale Brasilia sia stata costruita in un’area disabitata, ignorando la presenza degli abitanti indigeni; la seconda, Luoghi d’Origine, Archeologie del Futuro (Places of Origin, Archaeologies of the Future), invece, si concentra sulle memorie e sull’archeologia dell’ancestralità, mettendo in evidenza le eredità memoriali essenziali legate alla terra e al territorio.
Vista della mostra Terra, partecipazione brasiliana alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – Biennale Architettura 2023 di Venezia. Foto: Rafa Jacinto / Fundação Bienal de São Paulo.
La mostra dimostra come le terre indigene e Quilombola siano i territori meglio conservati in Brasile, indicando un possibile futuro post-cambiamento climatico in cui “decolonizzazione” e “decarbonizzazione” si svilupperanno congiuntamente. Le pratiche, le tecnologie e le conoscenze legate alla gestione e alla produzione della terra, insieme ad altre forme di architettura, incarnano la conoscenza ancestrale necessaria per ridefinire il presente e progettare futuri planetari per comunità umane e non umane.
Vista della mostra Terra, partecipazione brasiliana alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – Biennale Architettura 2023 di Venezia. Foto: Rafa Jacinto / Fundação Bienal de São Paulo.
Terreal Italia ha partecipato al progetto dell’allestimento, curato da Rebiennale | R3B – Reuse Recycle Rebuild con il supporto della specialista architetta Barbara Narici, fornendo argille, cocciopesto e sabbie per la realizzazione degli impasti con cui sono stati realizzati gli elementi di arredo, che fanno da supporto agli oggetti di comunicazione, in argilla cruda miscelata a inclusioni di varia granulometria, e la pavimentazione, in argilla stabilizzata.
Vista della mostra. Foto: ©Terreal Italia
Vi segnaliamo che Terreal Italia, nell’ambito della Biennale Architettura 2023, è stata coinvolta, attraverso la fornitura di materiali e know-how tecnico, nella realizzazione di altri tre progetti, oltre al Padiglione brasiliano: le due volte-installazioni in terracotta, “Angelus Novus” (qui il video) e “La Classe Rossa”; il recupero e il restauro del complesso Procuratie Vecchie (qui). Le quattro opere fanno parte di una pubblicazione (qui scaricabile), mentre un apposito QR code permette di effettuare un tour virtuale personalizzato su Google Maps.