Il Vitra Campus è un posto unico al mondo. A Weil am Rhein, in Germania, vicino al punto d’incontro tra i confini tedesco, francese e svizzero, riunisce nello stesso luogo una postazione produttiva operativa e un centro di sperimentazione e diffusione della cultura architettonica e del design.
VitraHaus. Photo: Julien Lanoo, ©Vitra.
Il Campus nasce simbolicamente, nel 1981, quando – sei mesi dopo la distruzione degli stabilimenti Vitra ad opera di un grande incendio – venne inaugurato un corpo di fabbrica progettato dall’architetto inglese Nicholas Grimshaw. Al nuovo edificio produttivo sono stati affiancati, nel corso degli anni, oltre venti volumi realizzati dai più rinomati architetti contemporanei, quali Frank Gehry, Zaha Hadid, Tadao Ando, Renzo Piano, Álvaro Siza, Herzog & de Meuron, SANAA e altri, oltre alla ricostruzione di due strutture storiche, opere di Buckminster Fuller e Jean Prouvé. Ormai, per visitare questo singolare insieme di architetture di qualità, adibite a funzioni produttive, commerciali e culturali, il Vitra ha predisposto alcune visite guidate quotidiane.
Inoltre, in misura sempre maggiore, il Vitra Campus si presenta al pubblico anche in veste di un nuovo e importante centro culturale dedicato ad architettura, design e arti visive, con una propria programmazione fatta di esposizioni e installazioni di qualità.
Installation view “Balkrishna Doshi: Architecture for the People”, 2019. ©Vitra Design Museum, photo: Norbert Miguletz.
Tra le mostre e installazioni attualmente in corso al Vitra Campus quella che sicuramente suscita maggior interesse, sia per i contenuti sia per la qualità del materiale iconografico insegnato, è la grande rassegna antologica Balkrishna Doshi: Architecture for the People, in programmazione presso il Vitra Design Museum fino all’8 settembre 2019.
Dedicata al progettista indiano e premio Pritzker 2018, Balkrishna Doshi, la mostra presenta numerose opere e progetti realizzati, tra il 1958 e il 2014, nel corso della sua carriera.
Per approfondire di più segnaliamo, l’articolo pubblicato su weArch in precedenza.
Guido Crepax, Valentina (detail), 1975. ©Guido Crepax, courtesy by Archivio Crepax.
Una seconda esposizione, dedicata al rapporto tra design e mondo dei fumetti, intitolata Living in a Box: Design and Comics, è in corso presso il Vitra Schaudepot fino al 20 ottobre 2019. L’esposizione, a cura di Erika Pinner, indaga la presenza di alcuni oggetti iconici del design moderno all’interno delle “strisce” di numerosi celebri fumetti, quali “Le avventure di Tintin”, “Diabolik”, “Little Nemo”, “Peanuts”, ecc. Le ambientazioni così realizzate, attraverso i mobili e gli oggetti dei fratelli Castiglioni, del Grupo Austral, di Mies van der Rohe e Eileen Gray, degli Eames, riflettono un determinato periodo storico della nostra società, con le sue classi sociali e la cultura dominante.
Family – Virgil Abloh Special. Products: Antony – Virgil Abloh Special by Jean Prouvé; Petite Potence – Virgil Abloh Special by Jean Prouvé; Ceramic Block – Virgil Abloh Special by Virgil Abloh. Photo: Josh Osborne, ©Vitra.
L’installazione TWENTYTHIRTYFIVE è stata realizzata in collaborazione con l’architetto, artista e designer americano Virgil Abloh ed è visitabile fino al 31 luglio presso la Fire Station progettata da Zaha Hadid. Abloh e Vitra presentano due oggetti di Jean Prouvé, una sedia e una lampada, rivisitate, “attualizzate”, dall’artista americano in chiave futura, del 2035 (a cui fa riferimento il titolo), insieme a un nuovo prodotto in edizione limitata, come spin-off per mostre.
L’installazione riguarda, invece, l’interazione tra un adolescente e il suo ambiente domestico. “Da un lato, osserva come l’evoluzione della tecnologia e i cambiamenti nella società potrebbero influenzare le nostre case, d’altra parte, si riferisce al grado in cui il nostro ambiente influenza il nostro percorso di vita, i nostri gusti e le decisioni che prendiamo nel tempo”.
Lake Verea shooting the “Guy C. Wilson House” (1939) by R.M. Schindler, Silverlake, California. Paparazza Moderna series, 2011–2018. ©Lake Verea.
Lake Verea: Paparazza Moderna è, invece, il titolo della mostra in corso, fino al 7 luglio, presso la Vitra Design Museum Gallery, realizzata dal duo artistico messicano Lake Verea, formato da Francisca Rivero-Lake e Carla Verea. L’esposizione attraverso immagini “rubate”, scattate da Lake Verea, presso alcuni edifici progettati da Walter Gropius, Marcel Breuer, Richard Neutra, Rudolf M. Schindler, Ludwig Mies van der Rohe e Philip Johnson, indaga su come vivono le persone “normali” quotidianamente, all’interno di tali importanti esempi iconici di architettura moderna. L’indagine fotografica è stata realizzata tra il 2011 e il 2018.